Cosa sta distruggendo il nostro pianeta? L'intervista con un esponente di Ultima Generazione

Continua la campagna di disobbedienza civile non violenta del movimento ecologista Ultima Generazione

Cosa sta distruggendo il nostro pianeta? L'intervista con un esponente di Ultima Generazione
di Clara Lacorte
Lunedì 2 Gennaio 2023, 15:00 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 07:21
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Inquinamento dell’aria, fusione dei ghiacciai, cambiamento climatico, modifica della biodiversità terrestre. Sono solo alcuni dei numerosi problemi che affliggono la Terra. I disastri e le calamità naturali che negli ultimi anni e, ancora di più, negli ultimi mesi si stanno verificando nel Mondo non sono altro che un chiaro allarme del nostro pianeta sofferente. A pagarne le conseguenze è soprattutto il mondo animale sempre più minacciato dai gesti scellerati degli uomini. Molti animali si stanno estinguendo o rischiano l’estinzione a cause del cambiamento drastico delle temperature e modifiche degli habitat. 

Certo, il fenomeno dell’estinzione è sempre esistito ma adesso si tratta di un vero e proprio allarme accelerato dalle incuranti azioni dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Danneggiare un ecosistema non significa solo compiere un atto di totale indifferenza verso la natura, ma significa compromettere la vita di tantissimi animali. Secondo alcune recenti stime condotte dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Icn), sono circa 5.000 le specie che rischiano di scomparire, in particolare mammiferi, in diverse zone del Mondo. Negli ultimi due anni il numero degli animali estinti è di 73, decisamente alto e, soprattutto, preoccupante se pensiamo che il collasso ambientale è sempre più vicino.

Tantissime associazioni e gruppi di manifestanti si stanno battendo affinché si possa invertire la rotta e intervenire prima che sia troppo tardi e i danni siano irreparabili. Hanno fatto discutere, negli ultimi mesi, le iniziative che hanno visto il coinvolgimento involontario di tanti musei e gallerie d’arte in cui i quadri più famosi sono stati presi come bersaglio per parlare del cambiamento climatico. È diventato ormai virale il video del quadro di Van Gogh “Il senatore” imbrattato con un passato di verdura, esposto a Palazzo Bonaparte di Roma che ha fatto indignare tanti ragazzi, vicini alle tematiche ambientali. L’atto è stato compiuto dal movimento ecologista Ultima Generazione, una campagna di disobbedienza civile non violenta che si sta battendo affinché vi sia l’interruzione immediata della riapertura delle centrali a carbone dismesse e la cancellazione del progetto di trivellazione per la ricerca e l’estrazione di gas naturale.

«Le nostre sono richieste minime per le quali il governo si sarebbe già impegnato ma non vediamo risultati, un impegno nel proteggere i propri cittadini dalle minacce concrete come ad esempio l’alluvione delle Marche e di Ischia. L’Italia è la sesta Nazione nel mondo per investimenti nel combustibile fossile e i tempi per l’attivazione di una centrale energetica a risorse rinnovabili è di cinque anni. Siamo, quindi, molto indietro rispetto al resto dell’Europa» affermato Simone Ficicchia, esponente di Ultima Generazione.

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L’aumento vertiginoso delle temperature è un altro dei temi fondamentali per i quali in molti si stanno battendo. La presenza di maggiore umidità nell’aria ha come conseguenza diretta il verificarsi si sempre più frequenti precipitazioni, inondazioni e tempeste tropicali senza precedenti.

Una situazione, dunque, che vede coinvolto anche il settore produttivo, in particolare l’agricoltura, con periodi di carestia e scarsità di raccolto. Una delle conseguenze più immediate che potremmo trovarci ad affrontare nei decenni è proprio l’aumento delle carestie che condurranno sempre più persone verso lo stato di povertà.

«Il 2021 è stato l’anno nero dell’agricoltura italiana, gli investimenti concreti nelle energie rinnovabili consentirebbe anche di abbattere il problema della disoccupazione. È un cambiamento possibile e già in parte avviata ma ostacolata dai governi che agiscono con miopia. Da qui nasce l’esigenza da parte di movimenti come Ultima Generazione di portare questi problemi al centro del dibattitto pubblico. Le azioni nei musei vanno a “colpire” delle opere che non vengono in nessun modo danneggiate, perché produce un effetto di nuova consapevolezza. È un modo affinché i media parlino di questi problemi», ha concluso Simone Ficicchia.

Oggi, la transizione ecologica è al centro del dibattito politico mondiale. L’obiettivo è quello di portare avanti un cambiamento che possa rilanciare l’economia ponendo al centro di tutti i settori produttivi la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. Per transizione ecologica si intende, infatti, trasformare un sistema produttivo non improntato sulla sostenibilità, verso un modello che possa avere come mission il rispetto dell’ambiente. L’Europa si è posta diversi obiettivi in questo senso, ma come sappiamo, l’attuazione e il raggiungimento di tali propositi non è certo facile e lo scenario sembra essere peggiorato con la guerra in Ucraina che, ad un anno dal suo inizio, rimane chiaramente il problema principale dello scenario europeo e mondiale.

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