Covid, la fiammata estiva di Omicron: positivi 25 tamponi su cento

Covid, la fiammata estiva di Omicron: positivi 25 tamponi su cento
di Ettore Mautone
Mercoledì 22 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 15:40
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Covid, con Omicron non è finita come tutti pensano. La curva di crescita dei nuovi casi - dopo Cina, sud Africa, Portogallo, Germania e Israele - anche in Italia ha assunto negli ultimi giorni quel profilo esponenziale che abbiamo imparato a riconoscere come primo segno di nuove ondate. La barriera immunitaria costruita nella popolazione italiana con le vaccinazioni, i contagi e anche le reinfezioni serve a mitigare gli effetti clinici di Sars-Cov-2. Gli esiti delle infezioni per ora restano infatti sotto la soglia di guardia. Ma sappiamo che il virus è mutato con nuovi ceppi alla ribalta come BA5 di Omicron (ribattezzato la variante Portoghese) più performanti, ancora più contagiosi e con capacità tali da vincere le barriere in cui abbiamo confinato il Coronavirus. Col passare dei mesi lo scudo di chi si è vaccinato o è guarito da un'infezione si indebolisce. Ma possiamo contare su nuove armi nel nostro arsenale, come gli anticorpi monoclonali di ultima generazione che forniscono una protezione passiva per 6-9 mesi, efficace acontro le varianti e pronti alla autorizzazione in terapia. Possiamo avvalerci poi degli antivirali di ultima generazione. La lotta sarà ancora lunga: dobbiamo temere i grandi numeri del virus che in questo enorme serbatoio mondiale trova sempre il modo di spuntarla. Il concetto chiave è che la barriera immunitaria è lo strumento più efficace per fronteggiare il virus e avere traccia dei suoi connotati ci mette al riparo da gravi conseguenze. Nel mix tra vaccinazioni e contatti col virus i soggetti sani e con un sistema immunitario efficiente possono dunque aspirare a convivenza pacifica senza correre troppi rischi al netto delle sequele del Long Covid. A doversi proteggere con maggiore attenzione, completando i cicli vaccinali e utilizzando ancora mascherine e gel nei luoghi affollati sono invece le categorie più fragili, i malati cronici, gli oncologici, gli anziani affetti da molte patologie.

E sono proprio i numeri ad accendere una nuova spia rossa dopo il lampeggiare dell'ultima settimana: ieri sono stati fatti quasi il quadruplo dei tamponi del giorno prima e trovati ben 62.704 casi contro i 39.474 di martedì scorso, il 21,4% di positivi al tampone contro il 17,3% dello scorso martedì.

Quello di ieri è il più alto numero di casi dal 28 aprile e si contano 62 decessi e ben 25.281 attualmente positivi in più. E se i segnali elle terapie intensive sono rassicuranti (3 in meno rispetto al giorno prima) si registrano ben 218 ricoveri in più come non avveniva da mesi. E l'indice di raddoppio dei casi Rt è arrivato a 1,46. Le regioni con più casi restano la Lombardia (9.900), il Lazio (7.549), il Veneto (6.542), quindi la Campania (6.018), Sicilia (5.559), Puglia (3.990), Toscana (3.812) ed Emilia-Romagna (3.455). Va male anche la Campania con il 25,5% di positivi al tampone contro il 20,3% dello scorso martedì, 7 morti, ma ancora un saldo negativo dei positivi per 2.127 unità e l'Rt allineato a quello nazionale dopo una settimana che ha visto un fortissimo aumento dei contagi +52% e una crescita moderata anche delle terapie intensive (+8,7%) e dei ricoveri (+6,8%).

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Se guardiano a quello accade ai nostri vicini portoghesi dove BA5 provoca un tasso di mortalità triplo rispetto al nostro bisogna fare molta attenzione. E anche Israele, dove tutta la popolazione è vaccinata con quattro dosi sin da gennaio, deve fare i conti con la riapertura dei Covid center, pazienti intubati e centinaia di casi in ospedale. Intanto quasi 5,4 milioni sono gli italiani scoperti dalle terze dosi e il secondo booster dedicato ai fragili hanno raggiunto una copertura del 38,2% per gli immunocompromessi e del 18,1% per gli altri fragili. La sesta ondata dunque sembra essere alle porte: in Italia il 100 per cento dei virus circolanti sono Omicron ma le varianti BA4 e BA5 in un mese sono passati da una frazione di 1 all'11,41% e al 23,15%. 

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