Inchiesta petrolio, indagato anche il capo di Stato maggiore della Marina De Giorgi

Giuseppe De Giorgi
Giuseppe De Giorgi
di Sara Menafra
Sabato 2 Aprile 2016, 10:36 - Ultimo agg. 12:09
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​C'è anche il capo di Stato maggiore della Marina, l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, tra gli indagati per traffico illecito di rifiuti nell'inchiesta di Potenza che ha già fatto dimettere l'ex ministro dello Sviluppo Federica Guidi. Un avviso di proroga delle indagini è stato notificato al capo di stato maggiore della Marina nel settembre scorso. È indagato insieme al compagno dell'ex ministro Guidi, Gianluca Gemelli, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di influenze per una storia riguardante l'Autorità portuale di Augusta.

La stessa autorità portuale nei giorni scorsi è stata perquisita su ordine della procura di Potenza. De Giorgi, in scadenza di mandato, è l'ideatore di Mare nostrum e il suo nome era circolato per una candidatura al vertice della Protezione civile.
Nell'avviso di proroga ci sono anche i nomi di Nicola Colicchi, consulente della camera di commercio di Roma e Valter Pastena, presidente del collegio dei revisori dei conti della stessa camera di commercio della capitale ed ex direttore generale della Ragioneria dello Stato. Il responsabile lucano della Total Italia Giuseppe Cobinanchi è accusato di associazione per delinquere così come il sindaco dell'ex sindacato di Corleto Perticara Rosaria Vicino e Pasquale Criscuolo imprenditore dell'indotto Eni locale.


«Non conosco sulla base di quali fatti il mio nome venga associato a questa vicenda. La cosa mi sorprende e mi amareggia, e tutelerò la mia reputazione nelle sedi opportune», dice dalla sua l'ammiraglio De Giorgi.
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