Elia 17 Baby, il trapper condannato a 10 anni: accoltellò un vigilante nel party di Ferragosto in Costa Smeralda

Confermata in Appello la condanna per tentato omicidio. I legali: «Faremo ricorso»

Elia 17 Baby, il trapper condannato a 10 anni: accoltellò un vigilante nel party di Ferragosto in Costa Smeralda
Elia 17 Baby, il trapper condannato a 10 anni: accoltellò un vigilante nel party di Ferragosto in Costa Smeralda
di Flaminia Savelli
Martedì 6 Febbraio 2024, 23:29 - Ultimo agg. 7 Febbraio, 12:29
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Il party sulla spiaggia di Marinella a Porto Rotondo in Costa Smeralda la notte di Ferragosto era degenerato in una rissa ed era terminato con una guardia giurata accoltellata alla schiena. Ad armarsi di coltello il trapper 27enne romano Elia 17 Baby, all’anagrafe Elia Di Genova che, accusato di tentato omicidio, martedì mattina è stato condannato dalla Corte d’appello di Sassari a 10 anni di reclusione (applicata per l’imputato anche la misura della libertà vigilata per 3 anni). Il trapper in collegamento in videoconferenza dal carcere di Regina Coeli, ha rilasciato spontanee dichiarazioni difendendosi ancora una volta e negando ogni accusa. Mentre gli avvocati Pietro e Gian Maria Nicotera annunciano che ricorreranno in Cassazione: «È un processo indiziario - commentano i legali - come tale soggetto a opinioni diverse. Il caso sin dall’inizio è stato usato come un monito per tutti coloro che d’estate affollano l’isola facendo leva sulla notorietà mediatica di Di Genova».

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LA RISSA

I giudici hanno inoltre stabilito un maxi risarcimento di 100mila euro per la vittima Fabio Piu, 36 anni, guardia giurata ed ex pugile sassarese.

Il fendente aveva colpito Fabio Piu nella parte lombare e la lama era passata tra le vertebre danneggiando il midollo ed è tuttora in sedia a rotelle. Secondo quanto accertato dagli investigatori, quella notte in spiaggia al termine di una festa era scoppiata una lite tra due diverse compagnie di ragazzi, quella del trapper e quella della vittima. La situazione si era fatta tesa fino a che il 27enne romano, forse per prendere le difese di un amico ma senza essere direttamente coinvolto nel diverbio, si sarebbe scagliato contro l’ex pugile sassarese, pugnalandolo alla schiena: Piu quella notte, era stato subito soccorso dagli amici che tamponarono la ferita alla schiena salvandogli la vita. 

Elia 17 Baby invece, insieme agli amici si era allontanato dalla spiaggia. Rintracciato poco dopo la violenta aggressione era stato subito fermato, e trasferito nel carcere di Bancali a Sassari. Già lo scorso giugno il gip del tribunale di Tempio di Pausania Claudio Cozzella, lo aveva dichiarato colpevole di tentato omicidio e condannato, a dieci anni di reclusione (con rito abbreviato). Sentenza che è stata appunto confermata in secondo grado. 

I PRECEDENTI 

Di Genova, noto per i video in cui sfoggia kalashnikov e stupefacenti già lo scorso settembre era ai domiciliari in attesa di giudizio. E su di lui si erano riaccese le luci quando ha violato le prescrizioni degli arresti domiciliari non rientrando in orario nella sua abitazione romana durante un permesso settimanale di due ore che gli era stato appena concesso. Dopo aver scontato mesi di carcere a Sassari e Viterbo, aveva infatti ottenuto la concessione degli arresti domiciliari e successivamente un permesso di due ore per sbrigare piccole faccende personali: andare in farmacia, fare la spesa e piccoli acquisti. Il 9 agosto gli agenti della Questura di Roma, commissariato sezionale San Ippolito, a mezzogiorno in punto non lo avevano trovato in casa. A quel punto avevano tentato ripetutamente di contattarlo citofonando al portone e alla porta di casa dove lo hanno atteso fino alla 12.25. Quindi l’arresto su ordine del tribunale di Sassari. Per il giudice infatti si era «rivelato spregiudicato, e con una indole delinquenziale costantemente riottosa», in altre parole immeritevole delle concessioni appena riconosciute. Già nel 2021 era stato accertato il coinvolgimento in un’altra rissa con alcuni turisti a Villa Borghese. E ancora nel 2017 quando in un locale aggredì all’improvviso un 32 enne, sferrandogli un pugno al volto e spaccandogli un labbro con una bottigliata. Nel passato penale, poi, si trova una condanna a due anni per spaccio e per possesso non autorizzato di armi.
 

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