Nicola Turetta ed Elisabetta Martini. Sono loro i genitori di Filippo Turetta. Due vite stravolte. Nulla sarà più come prima dopo quanto accaduto. Davanti alla notizia del ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, il dubbio che il figlio avesse potuto commettere qualcosa di grave ha cominciato a prendere piede con sempre più forza. Se prima era solo un pensiero da scacciare, con il tempo è diventato un incubo presente. Che quel ragazzo "timido" potesse essersi trasformato in un assassino era (ed è) impossibile da accettare. Anche per un padre e una madre. Traspare chiaramente dalle parole dopo il ritrovamento in Germania. "Speravo in un altro esito". Che si fosse suicidato? Ogni ipotesi è lecita. Come le tante domande che si rincorrono. "Loro che colpe hanno?". Ripercorriamo la loro storia.
Il lavoro
Nicola ed Elisabetta per tanti anni lavorano insieme. Nella ristorazione. Lui era titolare della trattoria La Cicogna (che ora ha cambiato gestione) come indicato dal Gazzettino. L'aveva ereditata dal nonno. La moglie? Lavorava in sala come cameriera.
La vendità dell'attività
È il 2011. Nicola cede l'attività alla famiglia Fesio. Il Covid potrebbe aver inciso. I due potrebbero aver ripensato alla loro vita. Lavorare nella ristorazione può essere estenuante. Ritmi faticosi, weekend sempre occupati. Così arriva quella che possiamo definire come una svolta. Lui rimane sempre nello stesso campo. Ora è il cuoco per una mensa di una struttura per anziani. Mentre Elisabetta? Casalinga, rimane a casa a crescere ed educare i figli.
I sacrifici
La famiglia conduceva una vita modesta. La cessione del ristorante ha sicuramente portato una somma considerevole nelle casse dei genitori di Filippo. Ma non sappiamo quanto. Riescono a iscrivere il figlio all'Università di Padova e crescono anche un altro figlio. Come tutte le famiglie, però, prevalgono i sacrifici.
Dove abitano
Poche case non più alte di quattro piani. Qui, in un condominio del centro di Torreglia, vive la famiglia Turetta. Un piccolo centro, non distante da Padova: meno di 20km, poco più di un quarto d'ora per arrivare nella città veneta.
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