Inchiesta Consip, Mazzei su Romeo:
«Voleva risarcimento reputazionale»

Inchiesta Consip, Mazzei su Romeo: «Voleva risarcimento reputazionale»
Giovedì 2 Marzo 2017, 19:04
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«Non so se Romeo abbia millantato, ma mi disse che aveva fatto questo pranzo a Roma in queste trattoria, ma non specificò gli argomenti di cui si parlò». È quanto dice a Un giorno da pecora, su Rai Radio1, il commercialista ed esponente del Pd napoletano Alfredo Mazzei, tornando a parlare dell'incontro che si sarebbe svolto in un ristorante a Roma tra l'imprenditore Alfredo Romeo, arrestato ieri per corruzione, Tiziano Renzi e Carlo Russo, entrambi indagati per traffico di influenze.

Mazzei ha quindi aggiunto di non conoscere né Tiziano Renzi né Russo e alla domanda su cosa volesse Romeo dal padre dell'ex premier, ha risposto: «Da tempo lamentava una discriminazione nel suo lavoro, cercava di esser protetto per non essere osteggiato. Ha cercato tramite me di avere un contatto di questo tipo. Romeo - aggiunge Mazzei - mi diede una lettera che voleva fosse data a Renzi, perché voleva esser risarcito di quello che lui pensava fosse una sorta di 'torto reputazionale'».

Lei portò questa lettera a Renzi? «No, assolutamente no. Ma - ha detto Mazzei a Rai Radio1 - l'aprii e lessi il contenuto». C'era scritto «caro Matteo, io sono stato un tuo sostenitore fin dall'inizio. Dopo la fine della mia vicenda giudiziaria, da cui sono sono stato assolto, vorrei un risarcimento reputazionale». Mazzei aggiunge di non sapere se Romeo conoscesse Denis Verdini: «so però - aggiunge - che in uno dei nostri colloqui Romeo si lamentava dell'eccessiva e improvvisa presenza di Verdini nell'ambito del facility management» e del fatto che un'azienda sua concorrente vicina a Verdini vinceva più appalti della sua. 
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