Migranti, oltre 1300 arrivi tra Augusta
e Reggio Calabria. «Segni di tortura»

Migranti, oltre 1300 arrivi tra Augusta e Reggio Calabria. «Segni di tortura»
Domenica 16 Aprile 2017, 14:10 - Ultimo agg. 15:36
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Seicentoquarantanove migranti sono giunti stamani a Reggio Calabria a bordo della nave «Vos Prudence» di Medici Senza Frontiere. In massima parte sono subsahariani, ma anche di origine asiatica, dal Pakistan e dal Bangladesh. Quasi in contemporanea, sul litorale di Melito Porto Salvo, sono sbarcati 89 profughi, molti dei quali di origine siriana. Sul posto sono intervenuti i carabinieri mentre da Reggio la Prefettura, che aveva allestito il punto di fotosegnalamento e identificazione sulla banchina del porto, ha inviato due pullman per prelevare anche il secondo gruppo di migranti. Ad accogliere i profughi anche il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, il procuratore generale Luciano Gerardis, l'arcivescovo di Reggio Calabria-Bova mons. Giuseppe Fiorini Morosini e l'assessore comunale alle Politiche sociali ed all'accoglienza Giuseppe Marino. Buone le condizioni di salute dei profughi. Alcuni feriti per traumi vari sono stati affidati alle cure dei sanitari, così come una donna incinta.

«Sono migranti che abbiamo salvato due giorni fa, a Nord delle coste della Libia. Molti di loro presentavano segni di tortura e delle sofferenze subite in Libia o durante il tragitto. Per la prima volta cominciamo a vedere anche i segni delle guerre: feriti da arma da fuoco e segni di maltrattamenti e torture». Lo ha raccontato Michele Trainiti, responsabile del soccorso e della ricerca in mare di Medici senza frontiere, dopo l'arrivo a Reggio Calabria della nave «Vos Prudence. «Le attività di salvataggio - ha detto ancora Trainiti - sono state questa volta molto difficili perché si è operato in più salvataggi. Con un'altra nave abbiamo sbarcato ieri a Pozzallo 550 persone. In un solo giorno, con i nostri 649, superiamo le mille unità ed altrettanto ha fatto la Guardia costiera. Una cosa è certa: gli sbarchi continuano. La gente continua a fuggire dalla guerra e dalla fame. Sono molti subsahariani. Abbiamo molti nigeriani, ma vediamo anche un flusso crescente dall'Asia, che per noi è anche l'indicatore del fatto che essendo chiusa la frontiera turca, comunque si cerca sempre una via alternativa per cercare una vita migliore».

La polizia ha fermato sette presunti scafisti, per favoreggiamento all'immigrazione clandestina, dopo lo sbarco al porto di Augusta di 731 migranti dalla Nave Dattilo della Guardia Costiera. Lo sbarco, cominciato ieri, verrà ultimato domani. I sette sono stati condotti al carcere di Siracusa. Domani è previsto lo sbarco a Catania di circa 1.100 migranti salvati in diverse operazioni di recupero nel canale di Sicilia.

Il mare piatto sta favorendo massicce partenze di migranti dalle coste libiche. Ieri il Comando delle Capitanerie di porto ha coordinato 33 operazioni di soccorso nei confronti di imbarcazioni in difficoltà nel Canale di Sicilia: circa 4.500 le persone salvate.
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