Il giallo del Papa: «La rete Fukushima, tangenti versate alla sua fondazione»

Il giallo del Papa: «La rete Fukushima, tangenti versate alla sua fondazione»
di Antonio Manzo
Venerdì 23 Ottobre 2015, 09:05 - Ultimo agg. 17:27
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Salerno Il Papa nelle mani di Fukushima? Non c’è solo la bufala del secolo sulla presunta malattia di Bergoglio, sono in dirittura d’arrivo le indagini, questa volta vere, per tangenti sui malati di cancro in cui è coinvolto il luminare giapponese della neurochirurgia.



Resta basito della bufala sul Papa chi ha partecipato alle indagini sul professore Takanori Fukushima e soci, tutti accusati di aver operato pazienti affetti da tumori al cervello «dirottati» da Pisa all’ospedale di Salerno in cambio di decine e decine di migliaia di euro. Tra il 19 e il 20 marzo scorso, il professore Fukushima opera a Salerno, si fa vedere dai pazienti e dai loro familiari, ma non firma le cartelle operatorie.



Si tratta di interventi per ammalati affetti da tumori cerebrali che nel giro di appena tre giorni entrano in ospedale, prendono posto in un letto della divisione di neurochirurgia e vengono subito operati dal luminare giapponese e dal neurochirurgo Brigante. Le liste di attesa? Stracciate, al punto tale che il direttore generale dell’azienda ospedaliera Viggiani sente puzza di bruciato e ritiene «meritevole di approfondimento» proprio quella documentazione. Sulle cartelle cliniche del 19 e 20 marzo non risulta, secondo l’indagine della commissione interna del «Ruggi», neppure la richiesta e la firma del cosiddetto consenso informativo del paziente.



La tariffa delle presunte tangenti per superare le liste si attesa? Dai 55mila ai 60 mila euro, tanto sarebbe costato tentare di guarire da tumori devastanti al cervello. In qualche caso non è mancato lo «sconto»: al familiare di un paziente avrebbero ridotto la richiesta, scendendo da 55 a 35 mila euro. «Si sono lasciati intenerire» raccontano nei corridoi dell’ospedale di Salerno, che è anche azienda universitaria, ed è lo stesso nosocomio con il record di assenteisti certificati e denunciati, oltre 800 dipendenti finiti sotto inchiesta. Il giro di danaro attorno al professore Fukushima, secondo i magistrati titolari dell’inchiesta, scorre come un fiume tra Salerno, Pisa e New York.



Con di mezzo l’Fbi, acronimo che nelle carte della Procura di Salerno non conduce alla polizia americana ma al Fukushima Brain Institute, la cassaforte del giro economico del luminare giapponese e dei suoi collaboratori. Le tangenti chieste ai pazienti o ai loro familiari, infatti, sarebbero state catalogate come «donazioni scientifiche». Cioè, la richiesta di un sostanzioso obolo per la ricerca scientifica in cambio di un intervento chirurgico immediato.



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