Terremoto, Fiorello scatena la bufera: «Occhio ai concerti di beneficenza»

Terremoto, Fiorello scatena la bufera: «Occhio ai concerti di beneficenza»
di Marco Ventura
Martedì 30 Agosto 2016, 12:23 - Ultimo agg. 19:34
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ROMA «Voglio dirvi solo una piccola cosa». Fiorello dal Laos posta il suo video con la «piccola cosa» che ripete più volte, lisciandosi la barba e i capelli con i fili bianchi ed è per questa sua esperienza di come va il mondo e di come funziona il meccanismo degli spettacoli che Rosario può dire alle migliaia di fan quella «piccola cosa» destinata a provocare un terremoto nel terremoto. Già perché Fiorello dice di stare attenti, «Occhio!», a chi propone di fare eventi, concerti, per i terremotati. Quattro gli inviti che ha ricevuto, «ma io mi fiderei di più se uno spettacolo venisse organizzato da una Onlus o da una organizzazione affidabile la storia insegna che uno raccoglie soldi fa dice poi se vai a vedere, dove sono finiti questi soldi? Mi piacerebbe avere nomi e cognomi. Sto dando dei soldi al signor Giuseppe Giuseppe, a quanto siamo arrivati? Che stai facendo? Quando cominciano i lavori? Si faranno tot spettacoli pro terremoto. Io lo so come funziona: troppa gente dietro, troppi organizzatori mi fanno paura».
Metà andrà in beneficenza, metà per montare «questo e quello, ci vuole il video, l'affitto, il noleggio...». Morale: «Io preferisco fare la mia beneficenza privata, sono fatti miei, la faccio io. Diamo i soldi e il gioco è finito». E invece. Altri annunciano pubblicamente. Una scelta pure quella. Un modo per smuovere gli animi. Metti J-Ax, che comunica sui social d'aver deciso con Fedez e Fabio Rovazzi e le «nostre case discografiche di Newtopia di devolvere il 100% dei ricavati dei prossimi tre mesi» di Vorrei ma non posto e Andiamo a comandare per la ricostruzione dell'asilo e della scuola elementare di Amatrice. E per l'occasione incalza via web Google e Apple a unirsi e devolvere il loro «30 per cento dei ricavati».