Prima Cristian e subito dietro il papà Stefano.
La bara bianca e quella scura del figlio e del padre morti in un incidente stradale sulla Nomentana di ritorno dallo stadio dopo Roma-Bayern lasciano la chiesa di Gesù Maestro a Tor Lupara e il cielo diventa giallorosso. Volano i palloncini colorati - gialli per il piccolo Cristian e rossi per il papà - e i fumogeni tingono l'aria mentre gli altoparlanti diffondono l'inno di Venditti, . C'è una grandissima folla per i funerali, la chiesa è stracolma e anche il piazzale, un tratto della via Nomentana è chiuso. A rappresentare la squadra giallorossa ci sono gli allievi. Tra i banchi in prima fila, i pulcini del 2006, i bambini che giocavano a calcio con Cristian nella squadra del Fonte Nuova e tanti compagni di scuola. Accanto all'altare lo stendardo della Magica una corona di rose giallorosse. Magliette e sciarpe dello stesso colore sulle due bare, mamma Luana cerca di abbracciare insieme il marito e il figlio, accarezza le foto in ginocchio.
«Sulla via Nomentana un tempo si incontravano le croci dei primi cristiani, adesso quelle delle tante vittime della strada - dice nell'omelia don Vito - la speranza è che Cristian e Stefano non siano morti invano, che ci sia giustizia, che gli amministratori e i politici facciano qualcosa per rendere le nostra strade più sicuri e tutti diventino più responsabili alla guida».
Papà e figlio sorridono insieme in due grandi striscioni all'ingresso della chiesa e davanti alle serrande abbassate di molti negozi, Fonte Nuova è in lutto e si ferma per una mattina.
Mamma Luana segue il corteo con in mano alcuni palloncini giallorossi a forma di cuore, sorretta dai parenti. Una delegazione delle società sportive Santa Lucia e Fontenuovese calcio, dove giocavano il piccolo e il papà, hanno formato un piccolo corridoio all'uscita della chiesa.
«I sogni non moriranno mai» e «Non vi dimenticheremo mai», è scritto su due striscioni davanti alla chiesa. Su un grande manifesto ci sono Stefano e Cristian che si abbracciano sorridenti a mare. Chi passa lascia un ricordo. «La curva sud non vi dimenticherà mai», «Tieni forte il puo papà e non avere paura, volate alto in cielo», «Ciao Ste', ciao Cri'. Daje Roma daje».