Tassista trova e restituisce 17mila euro. «Ho fatto soltanto il mio dovere»

Renzo Ubaldi
Renzo Ubaldi
di Laura Bogliolo
Sabato 8 Marzo 2014, 10:47 - Ultimo agg. 11:20
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C’ un detto che dura da qualche millennio. E fa cos: pi beato chi d, che chi riceve.









Renzo Ubaldi, romanissimo, deve proprio aver imparato a memoria quelle parole, fino a farle diventare una pratica di vita. Quando qualcuno gli chiede «perché lo ha fatto?», lui, tassista da ventuno anni, abituato ai mille volti di Roma, risponde semplicemente: «Era mio dovere, voglio vivere in modo tranquillo, con i miei soldi, non con quelli degli altri».



Renzo, 61 anni, mercoledì ha restituito 17.000 euro a una coppia di turisti russi che aveva accompagnato in piazza del Popolo. E si stupisce per l’attenzione che viene data alla sua storia. Ma quando cade il muro dell’indifferenza, quando la pratica ormai rara di essere onesti si manifesta con umiltà e semplicità, anche quella di Renzo diventa una piccola grande storia da raccontare. I fatti si sono svolti in una giornata come tante nella trafficata quotidianità di un tassista che ogni giorno incontra e si scontra con mille anime diverse.



«Alle 19 ero allo stallo dei taxi in piazza Risorgimento - racconta il tassista del 3570 - una coppia di turisti mi ha chiesto di accompagnarli in piazza del Popolo». A fine corsa, dopo essere ripartito dalla piazza, Renzo si accorge di un borsello nero. «Lo avevano lasciato sul sedile posteriore».



Il ritrovamento

«Mi sono girato come faccio spesso per controllare se è stato lasciato qualcosa e ho visto quella specie di borsello. Fortunatamente - aggiunge - ho avuto la prontezza di controllare, se fosse venuto qualche altro cliente avrebbe potuto portar via tutto». Renzo torna indietro, cerca tra la folla di piazza del Popolo, ma i turisti sono stati già inghiottiti dai vicoli del centro. «Ho quindi controllato cosa c’era nel borsello per cercare di risalire ai proprietari e ho visto i documenti e i soldi, tanti soldi». Cosa ha fatto? «Ho subito chiamato la centrale, spiegato cosa era accaduto». Nel frattempo la coppia di turisti, in preda al panico, è corsa al comando dei vigili del Gruppo Prati in via del Falco.



L’abbraccio

«Siamo disperati, aiutateci, abbiamo perso un mucchio di soldi» le parole dei turisti alle divise bianche che sono riusciti a rintracciare la corsa. La centrale del 3570, già informata da Renzo, lo ha contattato. «Mi ha chiamato un vigile - racconta - gli ho chiesto dove si trovava la turista e sono subito corso in via del Falco interrompendo il lavoro. Non me la sentivo di girare con tutti quei soldi dietro. Mentre aspettavo che la centrale del 3570 mi facesse sapere se qualcuno avesse chiamato per reclamare i soldi, ho nascosto il borsello sotto il maglione. Ero molto in ansia». Poi è arrivata la telefonata e Renzo è subito andato al comando dei vigili. La coppia ha abbracciato Renzo, la donna è scoppiata a piangere, sollevata per aver ritrovato quel bottino in contanti. Ma i turisti sono stati riconoscenti? «Mi hanno dato una mancetta» racconta il tassista nato e cresciuto nel quartiere Bravetta- Casetta Mattei, sposato e con due figli. Altre volte Renzo aveva ritrovato nel suo taxi oggetti dimenticati da clienti.



«Capita di tutto - dice - computer, telefoni cellulari, borse, ho sempre restituito tutto ovviamente, certo, dice, una cifra così grande non era mai capitata». Già, ci sarebbe anche da capire come mai due turisti andassero in giro con tutti quei soldi in contante e se la pratica non violi le legge antiriciclaggio. Sembra infatti che i vigili abbiano avviato indagini e fotografato le banconote.



L’onestà di Renzo sembra stupire anche il Comune. L’assessore alle attività Produttive di Roma, Marta Leonori, ha annunciato di voler incontrare il tassista e i vigili che hanno aiutato i turisti russi. Renzo anche oggi risalirà sul taxi per vivere un’altra giornata come tante altre.