Violenza a Roma, il racconto della tedesca: «Mi ha legata, picchiata e violentata»

Violenza a Roma, il racconto della tedesca: «Mi ha legata, picchiata e violentata»
Lunedì 18 Settembre 2017, 18:16 - Ultimo agg. 19 Settembre, 08:52
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«Mi ha afferrato per i capelli, picchiato e violentato. A un certo punto sono riuscita a scappare, ma lui mi ha raggiunto, mi ha legato i polsi per non farmi muovere e sono continuati gli abusi». È quanto avrebbe raccontato, sotto shock, la cittadina tedesca di 57 anni violentata la scorsa notte a Villa Borghese, nel cuore di Roma.
 

 

La 57enne ha raccontato che l'aggressore aveva tra i 20 e i 25 anni ed era di carnagione chiara, forse dell'Est Europa. Secondo quanto si è appreso, la donna, che ha riferito di essere in Italia da 6 mesi, sarebbe stata aggredita e violentata poco distante dal luogo dove è stata trovata. I poliziotti, infatti, hanno rinvenuto nei pressi i suoi abiti e i suoi indumenti intimi.

Ora la vittima è ricoverata all'ospedale Santo Spirito. Le forze dell'ordine hanno lavorato a villa Borghese per alcune ore, alla ricerca di particolari che possano condurre all'aggressore che le avrebbe sottratto anche 40 euro. «Ancora violenza sulle donne. L'ennesimo atto mostruoso, ignobile e inaccettabile che non deve restare impunito», ha scritto su twitter il sindaco di Roma Virginia Raggi.

Era circa l'una di notte e mi trovavo nei pressi di Villa Borghese in auto. Avevo finito il turno e volevo andare a casa. Poco prima di piazzale Flaminio mi è apparsa una donna completamente nuda, con i polsi legati davanti, un coltello da cucina in mano e un bavaglio. Era letteralmente terrorizzata e tremava».

A raccontarlo è il tassista che per primo la scorsa notte ha soccorso la donna di nazionalità tedesca stuprata a Villa Borghese. «Lì per lì mi è venuto il panico - racconta - mi sono chiuso in macchina e ho tirato su i finestrini ma lei con lo sguardo, visto che non poteva parlare, mi chiedeva aiuto. Ho accostato l'auto, sono uscito e per prima cosa le ho tolto il coltello dalle mani. Ho visto immediatamente che il nodo con cui i suoi polsi erano legati non poteva esserselo fatto da sola. Ho preso io il coltello e ho sciolto il nodo. Quella donna stava morendo di freddo, tremava, allora mi sono tolto la felpa e glielo data. Poi, l'ho fatta sedere accomodare sul sedile posteriore del mio taxi e ho acceso l'aria condizionata per il caldo e dopo un pò si è calmata e allora ho chiamato il 112 per farla soccorrere al più presto».

Il tassista, che vuole rimanere anonimo, spiega di aver chiesto in inglese alla donna cosa fosse successo: «ho capito che non era italiana - aggiunge - e ho provato a capire cosa fosse successo. Lei mi ha raccontato di essere stata malmenata, colpita anche in faccia da un uomo di carnagione chiara che indossava un vestito scuro. Questa donna era sotto shock, ci ha messo un pò di tempo a tranquillizzarsi. Alla fine sono arrivati i soccorsi che hanno ascoltato la sua storia per poi portarla in ospedale».

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