Si chiude di nuovo. Per abbassare la curva dei contagi e rendere più facile la campagna di vaccinazione. Da lunedì l’Italia va in rosso e arancione fino al 6 aprile. Non solo. Zona rossa per tutti a Pasqua e Pasquetta. Ovvero dal 3 al 5 aprile. «Stretta necessaria», come la definisce Mario Draghi, che non riguarda però la Sardegna che continua a restare in zona bianca.
Le disposizioni sono contenute in un decreto legge - molto più consono del dpcm trattandosi di norme che limitano le libertà personali - che il consiglio dei ministri ha adottato ieri mattina non senza qualche discussione, e al quale ha fatto seguito l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha comunicato le nuove “colorazioni” sulla base dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità.
A spiegare le scelte del governo è stato lo stesso Mario Draghi visitando il centro vaccinale di Fiumicino: «Sulla base dell’evidenza scientifica, il governo ha adottato oggi misure restrittive che abbiamo giudicato adeguate e proporzionate. Lo abbiamo fatto - ha precisato il presidente del Consiglio - con un decreto legge, che vedrà il Parlamento pienamente coinvolto nella discussione». I dati non consentono alternative, ma per Draghi quella di ieri non è stata una giornata facile anche se nella riunione della conferenza Stato-Regioni, che ha preceduto il consiglio dei ministri, anche un governatore come Luca Zaia - non annoverabile tra gli allarmisti - ha ammesso che la situazione era ed è «preoccupante».
Un po’ di discussione c’è comunque stata nel consiglio dei ministri dove alcune norme più restrittive sono state contestate dai ministri della Lega. Soprattutto Giorgetti ha criticato la regola di una sola visita al giorno in altre abitazioni private nelle zone arancioni e nel fine settimana di Pasqua. Posizione sostenuta anche dalla ministra Mara Carfagna, ma che poi non è passata rimanendo il vincolo ad una sola visita fortemente sostenuto dal ministro Speranza e da quelli del Pd.
Tutti contenti nel consiglio dei ministri per l’annuncio di un nuovo scostamento di bilancio. Le rassicurazioni fornite dallo stesso Draghi sul decreto “sostegno”, che arriverà la prossima settimana, non hanno impedito una lunga discussione anche alla luce delle nuove misure che, cancellando la zona gialla, mettono in rosso e arancione tutta Italia. Le ministre Elena Bonetti e Maria Stella Gelmini e il collega dell’Istruzione Patrizio Bianchi hanno chiesto e ottenuto l’immediato via libera ai congedi parentali (300 milioni di euro), a seguito della chiusura delle scuole. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha invece posto il tema dei vaccini e dei bonus baby sitter anche per i lavoratori dei servizi pubblici essenziali (negozi e grande distribuzione) che dovranno recarsi sul posto di lavoro.