Coronavirus, Trump contro la scienza: «Linea Fauci inaccettabile»

Coronavirus, Trump contro la scienza: «Linea Fauci inaccettabile»
di Luca Marfé
Giovedì 14 Maggio 2020, 17:42
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Trump contro Fauci, la politica contro la scienza.

Il presidente avventato contro lo scienziato prudente.

Le ragioni di un popolo stanco e frustrato, sulle ginocchia rotte di un’America irriconoscibile, contro i rischi di una seconda ondata, sulla scia della prima che non è ancora finita.

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Il tycoon sbotta, non ce la fa più ad aspettare:

«La linea Fauci è inaccettabile», ha dichiarato a scena aperta, riferendosi in particolare all’auspicio espresso dal virologo di prolungare a oltranza la chiusura delle scuole.

«Vuole stare da entrambi i lati dell’equazione», ha aggiunto poi.

Tradotto in altre parole, siamo al famoso “vuole la botte piena e la moglie ubriaca”.

Non si può avere tutto, insomma.

Non si può riaprire azzerando il pericolo, ma non si può neanche attendere che il pericolo si azzeri per poter riaprire.

Pena più morti per economia che non per coronavirus.

 

Il ragionamento è brutale, ma è in qualche modo sensato.

È ovviamente legato a logiche elettorali, ma è al tempo stesso infarcito di una buona dose di realismo.

Perché se è vero che Trump non può permettersi certi numeri di Pil e di (dis)occupazione per incassare la riconferma alla Casa Bianca, è anche vero che certi fondali statistici non possono permetterseli in primis gli americani.

Le raccomandazioni di Fauci, dunque, sono sì da tenere in grande considerazione.

Ma la linea di The Donald è che alla fine la politica debba prevalere. Debba cioè assumersi le proprie responsabilità decisionali per far sì che la metafora dell’equazione si risolva senza sbilanciarsi troppo né dall’una né dall’altra parte.

La verità sta nel mezzo, Trump è in affanno, ma la sta cercando.

Fauci cammina su una lastra di ghiaccio sempre più sottile.

Sa che il presidente è piuttosto abituato a disfarsi di chiunque osi sbarragli la strada.

Una sorta di resa dei conti: ennesimo «You are fired!» in arrivo?

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