Coronavirus, Trump libera tutti: Make America “aperta” Again

Coronavirus, Trump libera tutti: Make America “aperta” Again
di Luca Marfé
Venerdì 17 Aprile 2020, 12:30 - Ultimo agg. 18:40
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Make America “aperta” Again.
È così che si potrebbe tradurre, storpiandola un po’, la nuova dottrina Trump anti coronavirus.

Il presidente parla alla nazione nella consueta conferenza stampa del giorno. Del giorno più lungo, però, per gli Stati Uniti che in sole 24 ore vedono sgretolarsi più di 4500 vite. E lo fa a modo suo, partendo da uno slogan che si colloca nella scia dei suoi due illustri predecessori. Da “Make America Great Again” a “Keep America Great”, fino ad arrivare a “Opening Up America Again”. In due parole: riaprire l’America.

«Prenderci cura dei nostri connazionali significa sì prenderci cura della loro salute. Ma significa anche prenderci cura della nostra economia, che consente a tutti i nostri connazionali di vivere e di avere una vita dignitosa e prospera».


Un azzardo colossale, ma infarcito di un’enorme e necessaria dose di realismo.

Del resto la politica, specie di fronte a certe sfide e al cospetto di frangenti storici a dir poco epocali, è azzardo per definizione.

Da un lato ci sono i virologi che chiuderebbero il mondo fino al traguardo del rischio zero.
E dall’altro ci sono i leader
che, ciascuno a modo proprio, provano (o meglio devono) assumersi le loro responsabilità.

Trump ci prova, come sempre alla sua maniera. Con il fare di furbo, cioè, di chi gioca a scaricabarile.

L’annuncio in grande stile, infatti, gli consente di vestire i panni dell’eroe che libera il popolo dalla morsa del lockdown.

L’America vuole ripartire e lui la lascia andare. Che siano gli altri a fermarla.
Che siano i governatori dei singoli Stati, capitanati ad esempio da Cuomo (che ha già chiuso New York fino al 15 maggio, ndr), ad addossarsi il peso dell’antipatia delle decisioni impopolari.

Un atteggiamento a tratti odioso, ma politicamente geniale. E né sbagliato né tantomeno folle.
Perché se è vero che ci sono realtà geografiche in ginocchio, è altrettanto vero che ce ne sono delle altre quasi per nulla intaccate dal fenomeno.

Dunque Trump cosa fa: a livello nazionale, dice “per me, con prudenza, si può riaprire”.
Lasciando appunto ai livelli locali eventuali controdecisioni nel merito. Sulla base del loro effettivo stato…di salute.

In parole ancora più semplici: non è che se Cuomo vuole fare (giustamente) “Robocop” nel nord-est, bisogna chiudere il Texas nel sud-ovest.

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