Covid Giappone, record di pazienti in terapia intensiva. I dati preoccupano le Olimpiadi

Giappone, record di pazienti in terapia intensiva. I dai preoccupano le Olimpiadi
Giappone, record di pazienti in terapia intensiva. I dai preoccupano le Olimpiadi
Giovedì 13 Maggio 2021, 19:50 - Ultimo agg. 14 Maggio, 09:19
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Alle Olimpiadi di Tokyo manca sempre meno, eppure in Giappone l'emergenza Covid non dà tregua. Anzi, alcuni dati sono i peggiori dall'inizio della pandemia. Come quello dei pazienti in terapia intensiva, arrivati a quota 1.214. Numeri che non possono che allarmare in vista dei Giochi, che prenderanno il via a luglio. 

Nel frattempo uno studio dell'Istituto nazionale per le malattie infettive rivela che la variante N501Y del virus, originata in Gran Bretagna e responsabile per circa il 90% dei casi nel Paese del Sol Levante, è soggetta a causare sintomi più gravi alla salute rispetto alle mutazioni precedenti, in particolare nella fascia tra 40 e i 64 anni di età. La ricerca si basa su un'analisi si 207.000 persone in Giappone risultate positive all'agente patogeno negli ultimi 3 mesi.

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La campagna vaccinale - Il direttore dell'istituto, Motoi Suzuki, ha detto che le misure intraprese in passato circa lo stato di emergenza non potranno produrre gli stessi effetti, e considerando l'alto livello di trasmissione della variante ci vorrà del tempo prima di poter vedere un calo delle infezioni. Intanto prosegue ancora a rilento la campagna vaccinale e aumentano i dubbi sulla sostenibilità del programma annunciato dal premier Yoshihide Suga, di inoculare fino a un milione di persone al giorno per terminare il segmento delle persone con più di 65 anni di età entro la fine di luglio.

Ad oggi soltanto il siero della Pfizer è stato autorizzato e il Paese ha stoccato decine di milioni di dosi senza riuscire a distribuirle per problemi di logistica, in primis la mancanza di personale medico. Ieri un'anomalia al sistema di prenotazione gestito dalla compagnia statunitense Salesforce ha provocato un black out per 11 municipalità, arrestando il processo di somministrazione per oltre 5 ore. Ad oggi in Giappone appena il 2,7% della popolazione di 126 milioni di abitanti ha ricevuto la prima dose del vaccino.

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