Donald Trump protagonista di un video di al-Shabaab per reclutare nuovi combattenti: «Uniamoci contro il nemico»

Donald Trump continua a far parlare di sé. Questa volta il magnate, candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, è diventato a sua insaputa il protagonista di un film documentario promosso dall’organizzazione terroristica di stampo islamico Al Shabaab per attirare nuove reclute nel paese dove opera, e cioè la Somalia. Lo riferiscono fonti interne al SITE Intelligence Group di Bethesda, nel Maryland, riportate anche dall’emittente al Arabya.
Il video, che dura in tutto 51 minuti, mostra l’aspirante nuovo inquilino della Casa Bianca mentre invoca in uno dei suoi famosi discorsi la chiusura delle frontiere a stelle e strisce a tutti i musulmani. Proprio per questo, invitano i promotori di al Shabaab via Twitter, tutti i fedeli di Allah devono unirsi per vincere conto l’Occidente. Trump aveva anche invitato gli islamici che vivono nel territorio americano a decidere se partire per andare via nei Paesi arabi oppure restare per fare la guerra ai padroni di casa.
Le parole del magnate del settore immobiliare arrivavano dopo l’attacco dello scorso mese a San Bernardino, in California, dove numerose persone persero la vita in una strage di matrice islamica ad opera di una coppia di fanatici sostenitori dell’Isis. Da allora, la sua posizione contro i musulmani si è inasprita sempre di più, dando il via ad una disputa tra i suoi sostenitori e quanti lo accusano di razzismo e islamofobia. “Fino a quando non saremo in grado di determinare e capire questo problema e la pericolosa minaccia che pone – aveva detto - il nostro Paese non può essere vittima di orrendi attacchi da parte di gente che crede solo nella jihad e non ha il senso della ragione o rispetto per la vita umana. Se vincerò le elezioni da presidente, torneremo a fare di nuovo l'America grande”.
Nel video in questione, le immagini di Trump sono state inserite tra quelle dell'ex leader dello stesso gruppo di terroristi, Anwar al Awlaki, ucciso da un drone nel 2011 in Yemen. Al Ahabaab cerca di rovesciare il governo somalo sostenuto da Washington, imponendo una osservanza più rigorosa della Sharia, la legge dei musulmani, ed è soprattutto legato ad al Qaeda.