La dimostrazione che queste primarie sono un successo», ha commentato il favorito dei sondaggi, Alain Juppé, che questa mattina ha votato a Bordeaux dopo aver atteso per oltre 45 minuti insieme alla moglie Isabelle. Dopo aver votato a Parigi insieme alla moglie Carla Bruni l'ex presidente Nicolas Sarkozy si è detto soddisfatto per l'organizzazione e «paziente» in attesa dei risultati. Tra i sette sfidanti anche il 'giovanè Bruno Le Maire si è detto «molto contento» di questo «meraviglioso esercizio democratico. Oggi si sta scrivendo una pagina della storia della destra e del centro». Nessun commento, invece, da parte di Fillon, atteso intorno alle 22:00 nel suo quartier generale. Per votare al primo turno era necessario versare una sottoscrizione di 2 euro e firmare la dichiarazione dei valori della destra e del centro. Se la stima dei quattro milioni di votanti dovesse essere confermata rappresenterebbe per lo schieramento una manna da 8 milioni di euro.
Oggi in fila davanti ai 10.200 seggi c'era gente di ogni sensibilità politica, inclusa la sinistra moderata o radicale. Secondo uno studio Elabe pubblicato questa sera 63% sono militanti del centrodestra, 15% della sinistra, 8% del Front National, 14% senza partito. Di fronte a una gauche negli abissi e all'avanzata nei sondaggi della leader del Front National, Marine Le Pen - ormai data per certa al ballottaggio presidenziale di primavera - in molti sono infatti convinti che colui che vincerà le primarie nel ballottaggio di domenica prossima sarà automaticamente il prossimo inquilino dell'Eliseo. «Se così dev'essere meglio scegliere il meno peggio», ha spiegato Mathieu, un militante socialista che oggi ha votato per Francois Fillon. Tra tanti elettori di sinistra che oggi hanno votato nelle primarie degli avversari c'era un'unica parola d'ordine: «Bloccare Sarkozy».
«Francois Fillon è colui che a capito meglio di tutti le sfide che si presentano alla Francia.
Voterò per lui al secondo turno», ha detto Nicolas Sarkozy riconoscendo la sconfitta alle primarie. «Non sono riuscito a convincere una maggioranza di elettori. Rispetto questa scelta. Mi congratulo con Fillon e Juppé, due personalità di grande spessore che onorano la Francia». «È tempo per me di cominciare una vita con più passioni private e meno passioni pubbliche», ha poi aggiunto, visibilmente commosso. Nel lungo discorso Sarkozy ha ringraziato anche la moglie Carla Bruni e i figli. «Francese sono e francese resto, tutto quello che riguarda la Francia mi toccherà sempre nel profondo del cuore. Nessuna amarezza, nessuna tristezza».