LA GUERRA

Guerra Ucraina, missile russo su condominio a Dnipro. Secidi feriti per esplosione a Rostov. Zelensky sposta la data del Natale al 25 dicembre

Le ultime notizie in diretta sul conflitto

Mosca: «Sventato attacco con droni nella regione della Capitale». Putin ringrazia Corea del Nord per il sostegno
Mosca: «Sventato attacco con droni nella regione della Capitale». Putin ringrazia Corea del Nord per il sostegno
Venerdì 28 Luglio 2023, 08:17 - Ultimo agg. 29 Luglio, 09:12

Nove feriti nell'attacco a Dnipro

Il numero di feriti nell'attacco russo a Dnipro è salito a nove, tra loro ci sono anche due ragazzi di 14 e 17 anni. Lo comunica il capo dell'Amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Sergiy Lysak, come riportato da Rbc Ukraine. «Alle 23.23 (ora di Kiev ndr) il numero dei feriti era di 9 persone. Tra loro ci sono due ragazzi di 14 e 17 anni» e «due ragazze di 20 anni», mentre «altre cinque persone presentano ferite, si tratta di uomini tra i 18 e i 53 anni e di una donna di 77 anni».

Missile russo su edificio residenziale a Dnipro

Un missile russo ha colpito un edificio residenziale nella città di Dnipro.

 

Sanzioni Ue alla Russia per disinformazione

Il Consiglio Ue ha deciso di imporre misure restrittive nei confronti di sette persone e cinque entità russe responsabili di aver condotto una campagna digitale di manipolazione delle informazioni volta a distorcere notizie e a diffondere propaganda a sostegno della guerra della Russia nei confronti dell'Ucraina. Alla campagna - si legge in una nota del Consiglio Ue - hanno partecipato organismi governativi o enti affiliati allo Stato russo, si basa su pagine web false che usurpano l'identità degli organi di informazione nazionali e dei siti web governativi, nonché su falsi account social. Una manipolazione coordinata e mirata delle informazioni rientra in una più ampia campagna ibrida condotta dalla Russia contro l'Ue e gli Stati membri. «Coloro che manipolano le informazioni e effettuano ingerenze nell'ambito di una più ampia campagna ibrida condotta dalla Russia contro l'Ue e gli Stati membri sono nel mirino dell'Ue», ha sottolineato Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza. «Con questi nuovi inserimenti in elenco stiamo mandando un segnale forte: sappiamo come manipolano il nostro spazio informativo e come operano. Siamo fermamente decisi a prevenire, dissuadere e contrastare efficacemente queste minacce con nuovi strumenti.» In particolare, il Consiglio ha imposto misure restrittive nei confronti di Inforos e di tre dei suoi fondatori. Inforos è un organo di informazione online strettamente legato all'intelligence militare russa (GRU) ed è responsabile della creazione di oltre 270 organi di informazione online ausiliari che diffondono propaganda a sostegno della guerra di aggressione russa nei confronti dell'Ucraina. Altri inserimenti in elenco riguardano: ANO Dialog, un'organizzazione russa senza scopo di lucro creata dal dipartimento dell'informazione e della tecnologia di Mosca e strettamente collegata all'amministrazione presidenziale, l'Institute of the Russian Diaspora (Istituto della diaspora russa) e due società informatiche russe, la Social Design Agency e la Structura National Technologies, coinvolte nella campagna di disinformazione digitale guidata dalla Russia 'RRN' (Recent Reliable News) e loro wsponenti di spicco.

 

Mosca: "Kiev ha usato missile S-200 nell'attacco a Rostov"

L' Ucraina ha attaccato un'area residenziale della città russa di Taganrog, nella regione di Rostov, con un missile di difesa aerea S-200, intercettato dalle difese russe. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo citato dalla Tass. Secondo Mosca, i detriti avrebbero causato feriti e danneggiato edifici. In precedenza il governatore della regione aveva dichiarato che 15 persone erano rimaste ferite in un'esplosione «probabilmente causata da un razzo». «Il regime di Kiev ha compiuto un attacco terroristico contro le infrastrutture residenziali di Taganrog» ha detto il ministero russo aggiungendo che il razzo è stato abbattuto.

L'Ucraina ha spostato il Natale dal 7 gennaio al 25 dicembre

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato la legge con cui l' Ucraina ha spostato ufficialmente la festività del Natale muovendola dal 7 gennaio al 25 dicembre. Lo riportano i media di Kiev, come Unian. La scelta è stata presa in rottura con la Chiesa ortodossa russa che, appunto, festeggia il natale il 7 gennaio. «La lotta per la propria identità contribuisce... al desiderio di ogni ucraino di vivere la propria vita con le proprie tradizioni e festività», si legge in una nota sul sito web del Parlamento. Lo scopo della legge è quello di «abbandonare l'eredità russa di imporre le celebrazioni natalizie il 7 gennaio».

Niger, Il generale Leonardo Tricarico su Putin

«Ciò che sta accadendo in Niger è la testimonianza, anche e soprattutto, di quali armi aggiuntive Putin abbia per causare problemi non da poco ai paesi occidentali coalizzati contro di lui in Ucraina». Così all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa, sottolineando che «il Niger come tanti altri paesi nord e centroafricani sono da tempo infestati, con un diverso grado di diffusione e profondità, dalla Wagner, dalle ricadute della 'politica espansionisticà di Prighozin sia nel settore della sicurezza militare, sia in quello più vasto degli affari di ogni tipo in un intreccio sistematico».

«Non si è ben compreso quale sia stata la reale interlocuzione tra il Cremlino ed il Capo della Wagner in occasione del supposto ammutinamento di giugno e tuttavia se come presumibile esistesse ancora tra i due un collegamento gerarchico funzionale, - continua Tricarico - non vi è dubbio che lo sfruttamento razionale e determinato delle capacità e delle influenze messe e punto da Prighozin in Africa potrebbero causare non pochi problemi all'Occidente e in misura largamente significativa al nostro Paese. Questo è il pericolo più serio che oggi rappresenta Putin, quello delle sue ramificazioni esterne con tutto quello che ne consegue in materia di lotta al terrorismo, ai traffici criminali di ogni genere, e soprattutto alle prospettive di crescita del continente africano«. »È bene ricordare, non lo si è mai fatto a sufficienza, che nessuna iniziativa, nessun Piano Mattei potrà mai aver successo, se non in una cornice di sicurezza che invece si sta sfaldando, per quel poco che in qualche paese poteva reggere. Questo dovrebbe un giorno comprendere la Nato e chi la indirizza nelle scelte strategiche, gli Usa e il loro ventriloquo Segretario Generale Stoltenberg», conclude Tricarico.

Possibile coinvolgimento della Russia in Niger

La Russia non ha nulla a che fare con il tentativo di colpo di Stato in Niger. Lo ha sottolineato all'agenzia Tass il rappresentante speciale del presidente della Federazione Russa per il Medio Oriente e i Paesi africani, il vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov, a margine del forum Russia-Africa. «No, la Russia non ha niente a che fare. Non interferiamo mai negli affari interni», ha affermato riferendosi alla situazione nel Paese africano.

 

Sudafrica: "I negoziati di pace mettano fine alla guerra"

Il Sudafrica spera che «l'impegno costruttivo e i negoziati» possano portare alla fine del conflitto tra Russia e Ucraina: lo ha detto il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa al vertice Russia-Africa di San Pietroburgo, stando a quanto riporta il Guardian. Ramaphosa ha dichiarato che i leader dei Paesi africani non vedono l'ora di discutere ulteriormente con Vladimir Putin le proposte che hanno avanzato per cercare di porre fine al conflitto.

Esplosione in una città russa ai confini dell'Ucraina, sei feriti

Almeno 6 persone sono rimaste ferite in un'esplosione avvenuta in un caffè a Taganrog, una città portuale della Russia meridionale, nella regione di Rostov, a confine con l' Ucraina. Lo riferisce l'agenzia Tass. Il governatore della regione Vasily Golubev afferma su Telegram che l'esplosione è stata presumibilmente provocata da un razzo.

Kiev: "Se Mosca vuole negoziare la strada è chiara"

«Se Mosca vuole negoziare, la strada è chiara». Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, denunciando i «piagnucolii» della Russia per il fatto che Kiev si rifiuta di dialogare. «Perché non ha senso. Perché è la Federazione Russa che mina il diritto internazionale e l'ordine per la sicurezza globale», ha spiegato Podolyak, secondo cui l'esercito russo «terrorizza» gli ucraini «con missili da crociera, uccidendo migliaia di persone. Di cosa dobbiamo parlare e con chi?». Nel tweet Podolyak ribadisce i quattro punti che, secondo Kiev, la Russia deve osservare perché si creino le condizioni per un negoziato ovvero il ritiro delle truppe dall'Ucraina, l'ammissione dei crimini di guerra, l'estradizione dei responsabili e il cambiamento dell'élite politica.

Cremlino: "Mosca pronta al dialogo per la pace ma Kiev rifiuta"

La Russia è pronta al dialogo su un accordo politico ma l'Ucraina rifiuta qualsiasi opportunità pur essendo in una situazione non facile. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Tass.

Esercitazione russa nel Mar Nero: lanciati missili di addestramento

Le forze armate russe annunciano di aver compiuto nella parte occidentale del Mar Nero una esercitazione con «lanci di addestramento» di vari tipi di missili su «una finta nave nemica». Lo riporta l'agenzia Interfax. «I lanci missilistici hanno avuto successo. Le testate hanno colpito direttamente la nave bersaglio nel momento prestabilito», sostengono le forze armate di Mosca.

Golpe Niger. Il commento di Prigozhin

«Quello che è successo in Niger è una lotta del popolo del Niger contro i colonizzatori, colonizzatori che hanno imposto le loro regole di vita, le loro condizioni e li tengono in una condizione che era nell'Africa di centinaia di anni fa». Così il leader e fondatore del gruppo Wagner Prigozhin è riapparso su Telegram commentando gli ultimi eventi in Niger. Paese che, ha detto, «oggi sta effettivamente guadagnando l'indipendenza e liberandosi dei colonizzatori». John Lechner, ricercatore specializzato su Wagner in Africa, citato dal Washington Post ha notato che non ci sono prove che la Russia o il gruppo Wagner siano direttamente coinvolti nel golpe in Niger. Ma ha sottolineato che sia le forze filorusse, sia quelle anti Mosca sfrutteranno la situazione per portare avanti le proprie agende.

 

Proposta di pace dall'Africa. Putin: "La studierò"

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di «rispettare l'iniviativa di pace africana per risolvere il conflitto in Ucraina» e ha promesso di «studiarla con attenzione». Intervenendo alla plenaria del Forum Russia-Africa in corso a San Pietroburgo, il leader del Cremlino ha sottolineato che «l'iniziativa di alcuni Stati africani per risolvere la crisi ucraina» affronta «un problema acuto» e «di per sé la dice lunga, perché prima qualsiasi missione di mediazione era monopolizzata esclusivamente da paesi con la cosiddetta democrazia avanzata».

Ma «ora no, ora l'Africa è pronta ad aiutare a risolvere problemi che sembrano essere al di fuori della zona dei suoi interessi primari - ha aggiunto Putin. Rispettiamo le vostre iniziative e le consideriamo attentamente».

 

A giugno una delegazione guidata dal presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, si è recato a Kiev per incontrare il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Successivamente si è recato in Russia per incontrare Putin a capo di una delegazione di cui facevano parte rappresentanti di Senegal, Egitto, Zambia, Uganda, Repubblica del Congo e Comore.

La proposta di pace africana sottolinea la necessità di «un mediatore che ascolti attentamente Ucraina e Russia», che «la pace deve essere raggiunta attraverso mezzi diplomatici» e che «è necessario ridurre l'escalation del conflitto». Inoltre, i Paesi africani hanno sottolineato che «la sovranità degli Stati deve essere rispettata», così come «la sicurezza deve essere garantita per tutti i paesi». È inoltre «necessario garantire la circolazione dei cereali e dei fertilizzanti», «fornire aiuti umanitari alle vittime della guerra», procedere allo scambio di «prigionieri di guerra». Quindi «è necessario ricostruire l'Ucraina dopo la guerra» ed è «necessario costruire migliori relazioni tra l'Ucraina e i paesi africani».

Più di 300 sacerdoti ortodossi chiedono la separazione da Mosca

Più di trecento sacerdoti della Chiesa ortodossa ucraina Upz (Ukrainskaja Pravoslavnaja Zerkov), ancora formalmente legata al patriarcato di Mosca, ha inviato una lettera al metropolita Onufryj di Kiev, capo della giurisdizione ucraina, esprimendo costernazione dopo la distruzione della cattedrale della Trasfigurazione di Odessa, una delle maggiori chiese Upz di tutto il Paese. «Non vogliamo soffrire né per la Russia, né per Putin e neppure per Kirill», si legge nell'appello rilanciato da Asianews , in cui si chiede di troncare subito e in via definitiva le relazioni con la Chiesa moscovita.

La tragedia di Odessa viene definita «un atto di barbarie», e i sacerdoti chiedono di riunire il Sinodo della Upz, per sancire il distacco dalla gerarchia che «sostiene il genocidio degli ucraini, per mano degli occupanti russi. Migliaia di ucraini non vedranno più il cielo rischiarato dal sole, non scriveranno più versi poetici, non doneranno mazzi di fiori alla persona amata e non prenderanno più in braccio il proprio figlioletto… E tutto questo dolore inesprimibile, questa immane tragedia in nome della giustizia satanica proveniente dalle fogne moscovite, come proclama il patriarca. E noi che cosa gli rispondiamo?». L'aggettivo «satanico» viene usato più volte nella lettera per definire l'aggressione russa contro l'Ucraina, e in particolare i proclami di Kirill, il cui nome, spiegano i sacerdoti, «si è continuato a ricordare nelle liturgie da parte di molti di noi, nonostante le decisioni del Sinodo dello scorso anno». Diversi vescovi e metropoliti Upz continuano a sostenere «l'unità con il patriarcato di Mosca», da dove la giurisdizione ucraina viene continuamente ricordata come «parte della Chiesa ortodossa russa». Per questo l'appello a Onufryj, che secondo i firmatari «non ha cercato di convincere del contrario né gli ucraini, né i russi».

 

Tajani: "Non siamo in guerra con la Russia ma Kiev deve essere indipendente"

«Non siamo in guerra con la Russia», però «vogliamo che ci sia l'indipendenza dell'Ucraina» e «tutto quello che facciamo, lo facciamo per difendere l'Ucraina, non per andare contro la Russia». Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Coffee Break su La7. Tajani ha parlato di una «situazione ancora molto complicata». «Facciamo di tutto per far sì che si possa raggiungere una pace - ha detto - ma ovviamente la pace non può essere la resa dell'Ucraina». «L'esercito russo deve tornare da dove è partito se si vuole veramente fare la pace e questo non dipende da noi - ha aggiunto - Noi riteniamo che si debba difendere l'indipendenza dell'Ucraina». «La posizione dell'Italia è molto chiara - ha ripetuto - Noi aiutiamo l'Ucraina a difendere la propria integrità territoriale».

Kiev: Aiea ha segnalato esplosioni vicino centrale Zaporizhzhia

Esplosioni sarebbero state segnalate nell'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia secondo le rilevazioni di esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). È quanto ha affermato Oleh Korikov, capo dello State Nuclear Regulatory Inspectorate, che ha anche riferito della presenza di mine, secondo quanto riporta Rbc-Ukraine. «Abbiamo ricevuto informazioni da rappresentanti dell'Aiea - ha detto durante un briefing - sulla presenza di mine. Le ultime informazioni segnalano esplosioni avvenute il 26 e 27 luglio».

Tajani: "Grano russo gratis all'Africa? Non è la via giusta"

«Stiamo spingendo affinchè si possa mantenere il dialogo sul corridoio del grano. Sosteniamo l'azione diplomatica della Turchia. A pagare il prezzo della sospensione dell'accordo sono soprattutto i popoli africani. La via proposta da Putin, cioè 'vi mandiano noi il grano gratis' non è la via giusta. Poi se non si torna all'accordo i prezzi dei cereali aumenteranno». Ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Coffee Break su La7.

Russia e Africa contro le sanzioni unilaterali

Russia e Africa respingono le sanzioni unilaterali e le misure restrittive punitive nei confronti dei Paesi. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al vertice Russia-Africa a San Pietroburgo, riporta la Tass.

 

Putin: "Continua l'addestramento dei militari in Africa"

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che Mosca continuerà ad addestrare militari e agenti di polizia dei Paesi africani. Lo riporta la Tass citando le parole di Putin al vertice Russia-Africa di San Pietroburgo.

Ucraina, attacco russo a Donetsk: 1 morto e diversi feriti

Le truppe russe hanno ucciso un civile e ne hanno feriti altri tre ieri nella regione orientale di Donetsk in Ucraina. Lo ha reso noto Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, in un post su Telegram, riferisce Ukrinform. «Il 27 luglio, i russi hanno ucciso un residente della regione di Donetsk, ad Avdiivka. Altre tre persone sono rimaste ferite», ha segnalato, «ieri gli invasori russi hanno bombardato Avdiivka con lanciarazzi multipli Grad e artiglieria».

Piani di pace: Putin studia le proposte africane

La Russia «rispetta» e «studia attentamente» i piani di pace sull'Ucraina avanzati da alcuni Paesi africani: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, ripreso dall'agenzia Interfax. «Rispettiamo le vostre iniziative e le consideriamo attentamente», ha detto il leader del Cremlino.

007 Gb: "La guerra aggraverà la situazione alimentare in Africa"

«L'impatto della guerra in Ucraina aggraverà quasi certamente l'insicurezza alimentare in tutta l'Africa per almeno i prossimi due anni. Oltre all'interruzione diretta delle forniture, il blocco russo dell'Ucraina sta facendo aumentare i prezzi dei cereali». Lo scrive su Twitter l'intelligence britannica. «La Conferenza Russia-Africa si è riunita a San Pietroburgo il 27 luglio 2023 - prosegue il ministero della Difesa di Londra - con la partecipazione di 17 capi di Stato africani, in calo rispetto ai 43 della precedente edizione. L'evento si svolge dieci giorni dopo il ritiro della Russia dall'Iniziativa del Mar Nero per i cereali (Bsgi), che aveva permesso l'esportazione di 30 milioni di tonnellate di grano ucraino in Africa, fornendo nutrimento essenziale a Stati come Etiopia, Kenya, Somalia e Sudan».

 

Kiev: russi radunano forze per attaccare le zone costiere

«L'esercito russo sta radunando le forze per intensificare gli attacchi alle infrastrutture e alla zona costiera dell'Ucraina», ha dichiarato alla tv pubblica la portavoce delle Forze di difesa dell'Ucraina meridionale Natalia Gumenyuk. Lo riporta Rbc-Ukraine. «Dalle intercettazioni radio apprendiamo che gli occupanti stanno avvertendo le navi civili in mare dell'impossibilità di dirigersi verso i porti ucraini», ha detto Humenyuk. E ha anche aggiunto che la forte tempesta degli ultimi giorni ha portato numerose mine russe russe sulla costa del Mar Nero.

Putin ringrazia Corea del Nord per il sostegno

Il «fermo sostegno» della Corea del Nord all'operazione speciale della Russia in Ucraina rafforza la determinazione dei due Paesi di fronteggiare l'Occidente, ha detto Vladimir Putin in un discorso a funzionari nordcoreani, secondo i media statali di Pyongyang che non hanno specificato se il discorso del presidente russo fosse in video o per iscritto. Lo riporta la Cnn.

Putin non è entrato nel dettaglio della natura del sostegno di Pyongyang, ma l'anno scorso funzionari statunitensi hanno affermato che la Corea del Nord stava vendendo alla Russia milioni di razzi e proiettili di artiglieria da utilizzare sul campo di battaglia in Ucraina. «La solidarietà con la Russia su questioni internazionali-chiave evidenzia i nostri interessi comuni», ha detto Putin nel discorso, secondo l'agenzia statale Korean Central News Agency (Kcna). Il discorso del leader russo è avvenuto in occasione del 7mo anniversario dell'armistizio della guerra di Corea, noto come Giorno della Vittoria nel Nord.

«L'esperienza storica dell'amicizia ha valori nobili e serve come base affidabile per sviluppare ulteriormente il legame tra la Russia e la Corea del Nord nel campo della politica, dell'economia e della sicurezza», ha detto Putin, secondo la Kcna.

Mosca: sventato attacco ucraino con droni

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver sventato durante la notte un attacco di droni ucraini nella regione di Mosca. «L'Uav è stato distrutto per mezzo della difesa aerea», ha detto il ministero su Telegram, aggiungendo che non ci sono state vittime o danni. Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, aveva precedentemente annunciato l'attacco, senza specificarne la posizione.

Il tentativo arriva pochi giorni dopo che l'Ucraina ha rivendicato un attacco di droni nel centro di Mosca. Lunedì un drone si è schiantato nei pressi del ministero della Difesa nel centro della capitale russa, mentre un altro ha colpito un edificio per uffici in un quartiere meridionale.

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver sventato durante la notte un attacco di droni ucraini nella regione di Mosca. «L'Uav è stato distrutto per mezzo della difesa aerea», ha detto il ministero su Telegram, aggiungendo che non ci sono state vittime o danni. Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, aveva precedentemente annunciato l'attacco, senza specificarne la posizione.

Il tentativo arriva pochi giorni dopo che l'Ucraina ha rivendicato un attacco di droni nel centro di Mosca. Lunedì un drone si è schiantato nei pressi del ministero della Difesa nel centro della capitale russa, mentre un altro ha colpito un edificio per uffici in un quartiere meridionale.

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