LA GIORNATA

Guerra Ucraina, Mosca: «Siamo in fase calda con gli Usa». Kiev: riprenderemo la Crimea nel giro di 6 mesi

Gli aggiornamenti sul conflitto in tempo reale

Guerra Ucraina, Zelensky in Polonia, incontrerà il presidente Duda. Finlandia nella Nato, Mosca: «Ve ne pentirete»
Guerra Ucraina, Zelensky in Polonia, incontrerà il presidente Duda. Finlandia nella Nato, Mosca: «Ve ne pentirete»
Mercoledì 5 Aprile 2023, 07:04 - Ultimo agg. 6 Aprile, 08:47

Lukashenko è arrivato a Mosca, vedrà Putin

Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, è arrivato a Mosca per un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha riferito l'agenzia di stampa di Minsk Belta, secondo cui «i presidenti esamineranno un'ampia gamma di questioni relative alle relazioni bielorusso-russe». Mercoledì scorso, il Cremlino aveva dichiarato che probabilmente verrà discussa la proposta di Lukashenko di congelare le «ostilità» in Ucraina, che sia Mosca che Kiev hanno respinto.

Mosca risponde all'Onu: "Nessuna adozione di massa di bambini"

La Russia non adotta forzatamente i bambini provenienti dalla zona di conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Vasily Nebenzya, citato dalla Tass.

«La verità è che i bambini sono stati evacuati dalla zona delle ostilità provocate dal regime criminale di Kiev, che durante tutti questi nove anni di guerra nel Donbass Kiev si è disinteressata del destino di questi bambini, mettendo sistematicamente e deliberatamente in pericolo le loro vite», ha detto. «Non esiste un'adozione forzata di massa, è solo che gli orfani e i bambini rimasti senza la custodia dei genitori, provenienti da istituti situati all'interno dei confini amministrativi delle repubbliche di Donetsk e Lugansk al momento del riconoscimento dell'indipendenza da parte della Russia, sono stati trasferiti sotto la tutela preliminare temporanea o la custodia temporanea di cittadini russi», ha concluso durante una riunione informale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, convocata dalla Russia. Mosca ha assunto la presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza dell'Onu il primo aprile, nonostante le proteste di Kiev e dell'Occidente.

Putin: "Situazione tesa nelle regioni annesse"

La situazione nelle regioni ucraine annesse alla Russia «rimane tesa», a causa dei bombardamenti e degli attacchi terroristici di Kiev che «non risparmiano nessuno». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin presiedendo una riunione del Consiglio di Sicurezza a cui partecipano i capi delle amministrazioni filorusse di queste regioni. Putin ha fatto quindi appello alle forze dell'ordine, all'apparato giudiziario e ai servizi d'intelligence perché «garantiscano la sicurezza della popolazione locale».

Putin chiama Copenaghen per istituire una commissione sul Nord Stream

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto all'ambasciatore danese di augurarsi che Copenaghen «sostenga la proposta» di Mosca «di istituire una commissione internazionale indipendente» sulle esplosioni che a settembre hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream che collegano la Russia alla Germania attraverso le acque del Baltico. Lo riporta la Tass.

Zelensky: "I russi non hanno preso Bakhmut ma la situazione resta delicata"

Volodymyr Zelensky ha negato che Bakhmut sia stata conquistata dalle truppe russe, pur ammettendo che la situazione nella città è «la più difficile» fra quelle sul fronte di guerra. Per questo motivo, il presidente ucraino ha sottolineato che, sebbene il suo obiettivo principale sia quello di non cedere terreno, se a un certo punto la situazione si dovesse complicare ulteriormente e aumentasse il rischio di perdite ancora maggiori a Bakhmut verranno prese «decisioni appropriate».

 

 

Secondo Ukrinform, Zelensky avrebbe lasciato aperta la porta al generale Oleksander Sirskii, responsabile delle operazioni in città, per ordinare un ritiro ad un certo punto. Ma per evitarlo, il presidente ha colto l'occasione per ribadire il suo appello alle potenze occidentali alleate affinché aumentino le forniture di armi a Kiev. Secondo lui, più armi riceveranno le forze armate, più velocemente i soldati ucraini saranno in grado di «ribaltare la situazione» non solo nella città di Bakhmut, ma in tutto il Paese.

Ucraina, Putin invita Lula in Russia

Il presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, ha ricevuto un invito a visitare Mosca dal suo omologo russo, Vladimir Putin, che la scorsa settimana ha incontrato l'inviato ed ex ministro degli Esteri di Lula, Celso Amorim.

«Durante l'incontro (tra Putin e Amorim) è stato ratificato l'invito fatto in precedenza al presidente Luiz Inácio Lula da Silva a visitare la Russia», ha detto ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dal quotidiano O Globo e dal canale Sbt.

 


Venerdì scorso il consigliere internazionale di Lula si è recato a Mosca per un incontro privato, durante il quale ha parlato per un'ora con Putin della guerra in Ucraina. Lula promuove il dialogo tra Russia e Ucraina per porre fine al conflitto. I colloqui tra Brasilia e Mosca dovrebbero riprendere il 17 aprile, quando il ministro degli Esteri Serghei Lavrov dovrebbe visitare la capitale brasiliana.

Putin: Ue ha aperto confronto, relazioni peggiorate notevolmente

L'Unione europea «ha aperto un confronto geopolitico con la Russia» e «ultimamente sono notevolmente peggiorate le relazioni» tra Mosca e Bruxelles. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin ricevendo le credenziali dei nuovi ambasciatori a Mosca, secondo quanto riporta la Ria Novosti.

Putin: le relazioni Usa-Russia in crisi profonda

Gli Usa hanno sostenuto le rivoluzioni colorate nelle ex Repubbliche sovietiche e «il colpo di Stato a Kiev» nel 2014, un episodio «all'origine dell'attuale crisi». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rivolgendosi all'ambasciatrice americana a Mosca, Lynne Tracy, durante la cerimonia per la presentazione delle credenziali dei nuovi ambasciatori. Le relazioni tra Russia e Stati Uniti sono «in crisi profonda», ha aggiunto Putin.

Putin agli ambasciatori: la Russia non si vuole isolare

La Russia «non si vuole isolare» e rimane aperta alla «cooperazione» con tutti i Paesi sulla base del principio di «eguaglianza». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin ricevendo i nuovi ambasciatori per la consegna delle credenziali. Tra loro vi è l'ambasciatrice americana Lynne Tracy.

Tajani: per la Nato si va verso il 2% per le spese della difesa

«Il percorso è andare verso il 2% per le spese della difesa. Poi bisogna vedere i bilanci, l'adeguamento non si può fare con la bacchetta magica. Come europei dobbiamo lavorare a una difesa che razionalizzi le spese, perché il sistema europeo deve essere parte del sistema Nato con un'Europa che conti di più e l'Italia, con una industria della difesa importante, può dire la sua». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della ministeriale Nato.

Duda: già inviati 8 MiG-29 in Ucraina, ne manderemo altri 6

La Polonia ha già trasferito un totale di otto caccia MiG-29 in Ucraina e si prepara a trasferirne altri sei. Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Varsavia, come riporta Ukrinform.

Ucraina, abbattuto Mig-29 di Kiev da aerei da combattimento russi

Aerei da combattimento russi hanno abbattuto un MiG-29 ucraino nel cielo sopra la Repubblica Popolare di Donetsk, ha riferito il canale Telegram del ministero della Difesa russo. «Aerei da combattimento delle forze aerospaziali russe hanno abbattuto un aereo MiG-29 dell'aeronautica militare ucraina vicino al villaggio di Selydovo nella Repubblica popolare di Donetsk», ha dichiarato il ministero della Difesa in un rapporto.

Kiev: "Riprenderemo la Crimea nel giro di 6 mesi"

«La Russia non ha risorse sufficienti per reggere la situazione in Crimea. L'Ucraina riprenderà la penisola in un tempo molto breve, da un punto di vista storico è molto breve - sei mesi, cinque mesi, sette mesi. Forse è un ottimismo eccessivo, ma è un ottimismo matematicamente verificato. Il ponte di Kerch sarà demolito dopo la de-occupazione russa», ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak in un'intervista a Krym.Realii.

 

Per Podolyak se Mosca comincia a ritirare le sue truppe dall'Ucraina, Kiev può sedersi al tavolo dei negoziati con Mosca e «discutere sulla questione del ritiro diplomatico dei russi dalla Crimea temporaneamente occupata»

Kiev, la Spagna rinvia la consegna di carri armati Leopard

La Spagna invierà nella seconda metà di aprile i primi sei carri armati Leopard promessi all' Ucraina.

Lo ha precisato in dichiarazioni a Tve il ministro della Difesa, Margarita Robles, confermando quello che viene considerato come un rinvio nella fornitura. Gli altri quattro tank dei dieci totali promessi sono in manutenzione e saranno inviati nei prossimi mesi all'esercito ucraino.

 

 

 

Nei giorni scorsi la stessa Robles in un'audizione in Parlamento aveva precisato che i primi sei Leopard sarebbero stati inviati a Kiev subito dopo Pasqua.

Ucraina: "Non accettiamo accordi col Cremlino"

L'Ucraina non accetterà accordi con il Cremlino per porre fine alla guerra, che comunque potrebbe finire quest'anno. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, in un'intervista al media indipendente New Voice of Ukraine. Reznikov ha escluso la possibilità di firmare accordi di pace con la Russia, ricordando le parole del presidente Volodymyr Zelensky, che ha escluso di sedersi al tavolo dei negoziati con il presidente russo Vladimir Putin.


«In secondo luogo, il popolo ucraino non sarebbe d'accordo su questo, se leggiamo tutti gli ultimi studi sociologici, sono tutti per la vittoria, per la liberazione dei nostri territori, nessuno sarebbe d'accordo... - ha spiegato il ministro - Terzo, il Parlamento ucraino riflette l'opinione delle persone. Pertanto, tutti i nostri partner dovrebbero capire: Non scenderemo a compromessi». Reznikov ha poi ricordato che il governo è disposto a negoziare solo alle condizioni dell'Ucraina, cioè dopo il ritiro delle truppe russe e un accordo su risarcimenti e indennità. «Quindi nulla cambierà in nessuna circostanza. La posizione del presidente, le persone, la posizione dei partner, la mia posizione personale, siamo tutti d'accordo, non ci sarà animosità», ha aggiunto. Il ministro ha osservato che il conflitto si è trasformato in una guerra delle risorse del «mondo occidentale contro le risorse degli orchi».

 

 

«Penso che questa guerra finirà presto. Certo, vorrei che non fosse mai iniziata, ma personalmente credo che quest'anno sia un anno di vittoria», ha aggiunto. In precedenza il capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa, Kirill Budanov, aveva affermato che quest'anno potrebbe essere l'anno della vittoria, sottolineando che le battaglie sono attese entro la fine della primavera.

Peskov: «Per ora la Russia non vede le precondizioni per i colloqui con l'Ucraina»

«Per ora la Russia non vede le precondizioni per i colloqui con l'Ucraina». Lo ribadisce il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta la Tass.

Capi regioni annesse con Putin al Consiglio di sicurezza

capi delle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia parteciperanno oggi ad una riunione del Consiglio di Sicurezza russo presieduto da Vladimir Putin a Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aggiungendo che all'ordine del giorno saranno le iniziative per garantire l'ordine e la sicurezza in queste regioni. Lo riferisce la Tass.

Mosca: siamo in una fase di guerra calda con gli Usa

Russia e Usa sono entrati in una fase di «conflitto caldo», ha detto il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov alla radio Sputnik. «Ora siamo nella fase di un caldo conflitto con gli Stati Uniti. Stiamo assistendo al coinvolgimento diretto di questo Stato in una guerra ibrida con la Russia in una varietà di settori. Alcune forme di questa guerra sono semplicemente senza precedenti - semplicemente non esistevano e non potevano esistere durante la Guerra fredda», ha denunciato Ryabkov secondo quanto riporta Ria Novosti.

 

 

Il Papa: prego per le mamme dei soldati russi e ucraini

Il Papa alla fine dell'udienza generale ha parlato della guerra e ha detto: «Il mio pensiero va alle mamme dei soldati ucraini e russi che sono caduti nella guerra, sono mamme di figli morti, preghiamo per queste mamme».

Londra: "Mosca cerca fondi dai Paesi alleati per finanziare la guerra"

La Russia prevede un sostegno da parte di Stati esteri che considera «amici» per finanziare una «lunga guerra» in Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Il 28 marzo scorso, ricorda il rapporto pubblicato su Twitter, il premier russo Mikhail Mishustin ha annunciato che è «in fase di sviluppo» l'emissione di parte del debito sovrano russo in valuta estera. La mossa, commentano gli esperti di Londra, è quasi certamente un'indicazione del fatto che la Russia prevede un sostegno finanziario esterno da parte di Stati esteri che considera «amici».

Gli investitori esteri potranno quindi acquistare il debito sovrano russo e finanziare alcune delle future carenze di bilancio della Russia: In questo modo, sottolinea il rapporto, finanzierebbero indirettamente l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Negli ultimi mesi, le banche russe sono state le principali entità ad acquistare il debito statale russo, ricorda il ministero. Tuttavia, è improbabile che abbiano la capacità di finanziare completamente i previsti futuri deficit di bilancio del Paese. «E' probabile che i funzionari russi considerino l'emissione di debito estero come un modo per colmare le lacune delle finanze russe mentre pianificano una lunga guerra in Ucraina - conclude il rapporto -. Tuttavia, non è chiaro se la Russia riuscirà ad attuare le misure».

Zelensky è arrivato in Polonia: prima visita ufficiale del leader ucraino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e arrivato in Polonia per la sua prima visita ufficiale nel paese. Secondo quanto ha riferito Marcin Przydacz, consigliere della presidenza polacca «il presidente ha attraversato il confine polacco» e si trova ora «in territorio polacco».

Bombe russe nel Donetsk: 6 civili uccisi

Sei civili sono morti e altri sette sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi di ieri nel nord della regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto l'ufficio del Procuratore Generale, come riporta Ukrainska Pravda. Le vittime sono state segnalate a Toretsk, Krasnohorivka e nel villaggio di Lastochkine del distretto di Pokrovsky. Si registrano danni ad un edificio amministrativo, alcuni condominii e strutture agricole. Secondo l'ufficio del Procuratore le forze russe hanno attaccato la regione con artiglieria e lanciarazzi Grad.

La Finlandia era storicamente neutrale, fino all'anno scorso fiera del suo status. Da quando Putin ha ordinato l'aggressione dell'Ucraina, il 24 febbraio del 2022, l'80 per cento dei finlandesi ha condiviso la scelta di chiedere l'adesione alla Nato. Tra Finlandia e Federazione russa c'è un confine di 1.340 chilometri. Il Paese, dopo il passaggio elettorale di domenica e in occasione del settantaquattresimo anniversario della nascita della Nato, da ieri è il trentunesimo membro. Contribuisce con un esercito di 30mila uomini e un potenziale di 250mila riservisti. Dalla Nato precisano: «Non c'è al momento l'intenzione e la necessità di spostare uomini o mezzi in Finlandia». Mosca però manda un messaggio: «Ve ne pentirete». E Shoigu, ministro della Difesa russo, ha annunciato: «I missili Iskander, in grado di trasportare testate nucleari, sono già in Bielorussia». Ma basta guardare la mappa per comprendere come da ieri la minaccia di Putin sia meno efficace: sul mar Baltico si affacciano solo Paesi Nato. Con due eccezioni: l'exclave russa di Kaliningrad, schiacciata tra Lituania e Polonia, e la Svezia per la quale la richiesta di adesione, partita nel 2022 in contemporanea con quella finlandese, necessiterà di più tempo. C'è l'opposizione di Ungheria e Turchia.

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