LA GUERRA

Razzi dall'Iraq verso base coalizione a guida Usa in Siria. Trovata fossa comune a Khan Yunis

Gli aggiornamenti in diretta sulla situazione in Medio Oriente

Razzi dall'Iraq verso base coalizione a guida Usa in Siria. Trovata fossa comune a Khan Yunis
Razzi dall'Iraq verso base coalizione a guida Usa in Siria. Trovata fossa comune a Khan Yunis
Domenica 21 Aprile 2024, 09:50 - Ultimo agg. 22 Aprile, 09:16

Razzi dall'Iraq verso base coalizione a guida Usa in Siria

Diversi razzi sono stati lanciati dal nord dell'Iraq in direzione di una base della coalizione internazionale anti-jihadista a guida Usa in Siria: lo affermano le forze di sicurezza irachene, dicendo di aver ritrovato il veicolo usato per il lancio, aggiungendo che «una vasta operazione» per rintracciare i responsabili e di ispezione è stata avviata nella provincia di Ninive. Si tratta del primo attacco di una qualche consistenza diretto contro le truppe della coalizione internazionale, anche se diversi droni e razzi sono stati diretti contro soldati americani in Medio Oriente durante gli ultimi mesi.

Trovata fossa comune con 180 corpi a Khan Yunis

La protezione civile palestinese sostiene di aver recuperato 180 corpi da una fossa comune all'interno dell'ospedale Nasser a Khan Younis, a Gaza, a due settimane dal ritiro delle forze israeliane dall'area. Lo riporta Al Jazeera.

Tajani: "No allarmismi"

Prima il Colosseo poi la Torre Eiffel nel mirino dei missili iraniani. L'allerta, dal sapore provocatorio, arriva dal ministro degli Esteri israeliano Israel Katz che, in un post sui social media, ha lanciato un avvertimento alle «capitali del mondo», fra cui Roma e Parigi, sul rischio di potenziali attacchi da parte di Teheran dopo il recente raid compiuto dai pasdaran con droni e missili su Israele come ritorsione per l'attacco attribuito a Israele al consolato a Damasco. «Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato», ha scritto il ministro su X, lanciando poi un appello a designare le Guardie rivoluzionarie iraniane «un'organizzazione terroristica», oltre a «sanzionare il programma iraniano di missili balistici». Il tutto, a detta di Katz, andrà fatto, «prima che sia troppo tardi». A corredo una foto che ritrae un'immagine del Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili. Da Roma a Parigi. Ore dopo lo stesso titolare degli Esteri dello Stato ebraico ha diffuso un identico messaggio indirizzandolo questa volta ai francesi, e postando il monumento simbolo della Ville Lumière. Poi l'avvertimento scritto in inglese, francese ed ebraico «Fermate l'Iran» rivolto al segretario di stato statunitense Antony Blinken, al ministro italiano, Antonio Tajani, e agli omologhi tedesco, francese e inglese. Nel video, con sfondo la Torre Eiffel, c'è in primo piano la scena tranquilla di un signore in procinto di prendere un croissant e un cappuccino, interrotto da un colpo d'arma da fuoco. Il capo della diplomazia israeliana ha poi chiesto ai suoi omologhi dell'Ue «di imporre sanzioni al progetto missilistico iraniano». Annunciandolo su X, Katz ha aggiunto che «il progetto mette in pericolo il mondo. Bisogna fermare l'Iran prima che sia troppo tardi». I missili iraniani, ha ricordato, «hanno una gittata fino a 3mila chilometri». L'impressione, secondo alcuni osservatori, è che Israele non abbia gradito la richiesta di un cessate il fuoco immediato a Gaza, arrivata nei giorni scorsi da Roma. Non si dice preoccupato ma invita ad «evitare il panico» Tajani che ribadisce l'impegno per la de-escalation, non escludendo anche un colloquio con il ministro iraniano «nei prossimi giorni». «Non credo che ci sia un'ipotesi di attacco all'Occidente» da parte dell'Iran «che pure commette errori gravi ma dobbiamo evitare di creare il panico», ha sottolineato il titolare degli Esteri, aggiungendo che «più che preoccuparsi bisogna occuparsi». Tajani ha quindi ricordato il recente appuntamento del G7, dove si è lavorato per la «de-escalation cercando di utilizzare tutti gli strumenti diplomatici possibili per evitare che ci sia un peggioramento della situazione», ribadendo l'impegno di «continuare a lavorare per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza, la liberazione di tutti gli ostaggi e gli aiuti umanitari per la popolazione civile». L'obiettivo finale, ha insistito, «non è cancellare Israele, amico dell'Italia», bensì avere «due popoli e due Stati che si riconoscano l'un l'altra».

Il ministro degli esteri israeliano: «Imporre sanzioni al progetto missilistico iraniano»

Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha chiesto ai suoi omologhi della Ue «di imporre sanzioni al progetto missilistico iraniano». Lo ha annunciato lo stesso Katz aggiungendo che «il progetto mette in pericolo il mondo. Bisogna fermare l'Iran prima che sia troppo tardi». Su X Katz ha ricordato che i «missili iraniani hanno una gittata fino a 3mila chilometri». Al tempo stesso ha dato istruzioni alle ambasciate israeliane nella Ue «di aumentare la campagna contro l'Iran in vista dell'incontro Fac dei ministri degli esteri europei di domani per discutere le sanzioni».

Bilancio morti a Rafah sale a 22

Sale ancora il bilancio delle vittime nel raid israeliano nella notte contro diverse case nella città di Rafah a sud della Striscia di Gaza: secondo l'Associated Press citata dal Guardian, autorità sul posto riferiscono di 22 morti, tra questi 18 sono minori. 

Tajani: missili su Colosse? Evitiamo di creare il panico

 «Non credo che ci sia un'ipotesi di attacco all'Occidente» da parte dell'Iran «che pure commette errori gravi, dare droni alla Russia, dare droni e armi a Hezbollah non va bene. Dobbiamo evitare di creare il panico»: così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la foto postata su X dal suo collega israeliano Israel Katz con missili lanciati sul Colosseo. «Ci sono anche altri obiettivi europei - afferma il ministro riferendosi al secondo post con la torre Eiffel - Più che preoccuparsi bisogna occuparsi».

L'impegno è per la de-escalation, ha detto non escludendo un colloquio con il ministro iraniano «nei prossimi giorni» 

Hamas: aiuti Usa a Israele luce verde a aggressione a Gaza

Gli aiuti militari degli Stati Uniti a Israele sono «la luce verde per l'aggressione» a Gaza. Lo afferma Hamas.

Nuovo post del ministro Katz su Iran con Torre Eiffel

Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz, dopo il post su X con i missili dell'Iran sul Colosseo a Roma, ha diffuso lo stesso messaggio questa volta con la Torre Eiffel. La scritta, in inglese, francese ed ebraico, dice : «Fermate l'Iran prima che sia troppo tardi» rivolto al segretario di stato Usa Antony Blinken, ai ministri italiano, Antonio Tajani, tedesco, Baerbock, francese Sejourne e inglese David Cameron. Nel video, con sfondo la Torre Eiffel, c'è in primo piano la scena tranquilla di un signore in procinto di prendere un croissant e un cappuccino, interrotto da un colpo d'arma da fuoco.

 

Papa Francesco: «Non cedere alla logica della rivendicazione della guerra»

«Continuo a seguire con preoccupazione, e dolore anche, la situazione in Medio Oriente. Rinnovo l'appello a non cedere alla logica della rivendicazione della guerra. Prevalgano invece le vie del dialogo, della diplomazia, che può fare tanto». Così il Papa alla recita del Regina Caeli. «Prego ogni giorno per la pace in Palestina, in Israele - ha proseguito - e spero che quei due popoli possano presto smettere di soffrire». «E non dimentichiamo la martoriata Ucraina, che soffre tanto per la guerra», ha aggiunto Francesco.

Netanyahu: «Le sanzioni non devono essere imposte alle forze di difesa israeliane»

«Le sanzioni non devono essere imposte alle forze di difesa israeliane». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu riferendosi alle intenzioni Usa nei confronti del Battaglione 'Netzach Yehuda'. «Nelle ultime settimane - ha detto su X - ho lavorato contro sanzioni ai cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari del governo americano. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l'intenzione di sanzioni a un'unità dell'Idf è il massimo dell'assurdità e un basso livello morale». «Il governo da me guidato agirà con tutti i mezzi contro queste mosse».

Iran e Oman chiedono immediato cessate il fuoco a Gaza

Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian e il suo omologo dell'Oman, Sayyid Badr Al-Busaidi, hanno chiesto sforzi internazionali per stabilire un cessate il fuoco immediato a Gaza e inviare aiuti umanitari all'enclave: lo riporta l'Irna. Durante una conversazione telefonica tenuta ieri sera, il ministro degli Esteri dell'Oman ha condannato Israele «per i suoi atti destabilizzanti nella regione». «Porre fine ai crimini di guerra del regime sionista a Gaza è l'unico modo per ripristinare la sicurezza nell'Asia occidentale», ha aggiunto. Le autorità dell'Oman hanno agito come mediatori tra Iran e Stati Uniti, soprattutto durante il recente conflitto tra Iran e Israele.

Israele: due razzi dal Libano caduti nel nord del Paese

Due razzi dal Libano sono caduti nella zona aperta vicino la cittadina di Shlomi nel nord di Israele, in prossimità del confine con il Libano, dove prima erano risuonate le sirene di allarme. Non ci sono vittime. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Raid israeliano a Rafah: bilancio sale a 16 morti, di cui 9 bambini

Nuovo, tragico bilancio dei raid israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, almeno 16 persone - tra cui nove bambini - sono rimaste uccise in una serie di attacchi aerei e di artiglieria condotti nella notte e questa mattina all'alba. Otto palestinesi, tra cui due donne e cinque bambini, sono rimasti uccisi in un raid che ha colpito due abitazioni. Altri cinque, di cui quattro bambini, sono morti in un altro attacco contro una casa nella parte orientale di Rafah. Nella notte tre civili erano rimasti uccisi in un raid contro un'abitazione nel campo profughi di Shaboura.

Medio Oriente. Gli aggiornamenti sulla situazione di tensione tra Iran e Israele. Dopo la controffensiva di Teheran e la risposta di Gerusalemme, proseguono le schermaglie "politiche" tra i due Paesi. «Il recente attacco dell'Iran a Israele è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come un'organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi», scrive su X il ministero degli Esteri israeliano postando una foto che ritrae il Colosseo sul quale stanno per abbattersi sei missili.

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