Luce verde del Parlamento in Iraq, dopo un lungo tira e molla, alla legge che prevede risarcimenti per le donne yazide sopravvissute ai crimini sessuali e al tentato genocidio da parte dell'Isis. Secondo il sito per i diritti umani "Open Global Rights", la proposta di legge approvata fornisce importanti misure di compensazione per le donne catturate dai terroristi del califfato, compresi risarcimenti, riabilitazione, trattamento medico e opportunita' economiche.
La legge, inoltre, qualifica espressamente i crimini commessi contro gli yazidi come "genocidio" e stabilisce che nessun responsabile di qualunque azione di rapimento e detenzione ai loro danni possa essere incluso in un'amnistia generale o speciale.
Nadia Murad, insignita del premio Nobel per la pace nel 2018, su Twitter, ha commentato che si tratta di un passaggio storico.
Con il suo avvocato, Amal Clooney, ha contribuito a creare la «Unitad», il team investigativo delle Nazioni Unite per stabilire la responsabilità per i crimini commessi dal Daesh. Finora sono state scoperte quasi novanta fosse comuni solo nella citadina di Sinjar.
Nadia ha anche lavorato sistematicamente a raccogliere le prove degli orrori documentando come sono stati organizzati mercati di schiavi e chat online per vendere e scambiare donne e ragazze yazide. Esistono prove pubbliche schiaccianti dei crimini commessi anche se finora il riconoscimento della loro responsabilità per questi crimini è stata minima.