Tagliare in due Gaza, così da isolare la parte Nord da quella a Sud. Il piano di Israele per l'invasione della Striscia non è stato annunciato dall'esercito. Ma è chiaro dalle mappe e immagini satellitari diffuse dalla Reuters. Dopo oltre tre settimane di pesanti attacchi aerei, le forze di terra di Tel Aviv sono entrate nei territori palestinesi. Ma stavolta in modo diverso dai precedenti assalti. Non è più come nel 2008, 2014 e 2021. Ora tutto è cambiato.
Attacco lento da nord
Elicotteri, droni, decine di carri armati e mezzi corazzati si sono spinti nella zona semi-rurale a nord di Gaza City.
Combattimenti limitati
Le forze israeliane non hanno ancora affrontato frontalmente la profonda rete di tunnel di Hamas. Il 29 ottobre l’esercito israeliano ha affermato che le sue forze operanti in prossimità del valico di Erez hanno affrontato e ucciso “un certo numero di terroristi che uscivano dal pozzo di un tunnel nella Striscia di Gaza”. Fonti della sicurezza descrivono la rete di tunnel di Gaza come una città sotterranea che comprende siti di lancio di razzi, centri di comando e percorsi di attacco. Omri Attar, un maggiore di riserva in una brigata per le operazioni speciali, ha detto che le truppe di terra sono state addestrate anche per individuare e sigillare le aperture dei tunnel e che altre unità speciali all'interno del Corpo di ingegneria di combattimento si sarebbero occupate di qualsiasi combattimento all'interno dei tunnel.
Tagliare in due Gaza
L’esercito israeliano si è rifiutato di dire esattamente dove stanno operando le truppe. Ma le immagini sui social media sembrano mostrare carri armati israeliani sulla strada a sud di Gaza City. Questa linea potrebbe minacciare Salah Ad Deen Road, la principale arteria di trasporto che corre lungo la Striscia di Gaza. Tagliarla in due dividerebbe Gaza e isolerebbe Gaza City dal sud. Ma le forze israeliane hanno detto che non forniranno dettagli sulla posizione delle proprie truppe.
I bombardamenti
I bombardamenti e le prime azioni delle unità delle forze speciali, seguiti negli ultimi due giorni dalle incursioni più ampie delle truppe di terra, mirano a mantenere alta la pressione su Hamas. Senza però rinunciare a un accordo sugli ostaggi. "L'attività offensiva continuerà con determinazione e si intensificherà in base alle fasi della guerra e ai suoi obiettivi", ha detto lunedì il portavoce militare israeliano, contrammiraglio Daniel Hagari, in un briefing regolare.