Biden in 90 minuti (e in 5 punti): economia, Covid e Clima, gli Usa hanno smesso di essere un impero

Biden in 90 minuti (e in 5 punti): economia, Covid e Clima, gli Usa hanno smesso di essere un impero
di Luca Marfé
Venerdì 22 Ottobre 2021, 19:30 - Ultimo agg. 19:32
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Come in una partita di calcio, 90 minuti di Biden su tutto.

Intervista fiume in casa Cnn, in cui il presidente degli Stati Uniti affronta a viso aperto le principali sfide di questo tempo complesso. A quasi un anno, oramai, dalle elezioni del 3 novembre scorso.

Un Commander in Chief che si può riassumere in cinque risposte, in cinque punti.

1) Maxi piano economico e paracadute sociale

Il trionfo della politica interna sulla politica estera, con Joe Biden che tra disimpegni mediorientali e (giusta) attenzione spasmodica al lavoro, assomiglia tanto a Trump. In una cosa si distingue, però: nella ricerca di un consenso bipartisan che ritiene non solo possibile, ma persino necessario. «It has to exist», “deve esserci”, scandisce a favore di telecamera. E allora timone dritto su investimenti pubblici da 4mila miliardi di dollari, lavoro e infrastrutture, ma anche innalzamento del tetto del debito al fine di garantire quella «rete di sicurezza sociale e sanitaria» tanto cara alle frange della sinistra americana più radicale. Concetto meno amato a destra, ma sul quale si ostenta ragionevolezza e potrebbe fiorire una certa convergenza. 

2) Covid, vaccini e “indipendenza dal virus”

Testuali parole: l’aveva annunciata per il 4 luglio, passato però oramai da un pezzo. La promessa più disattesa d’America, con gli Stati Uniti che nella pandemia ancora annaspano. 66% di persone vaccinate con una sola dose e 57% di completamente vaccinati. Dati non soltanto scarsi, ma molto peggio: fermi. Biden lo sa e prova dunque a spingere sull’acceleratore dell’obbligo, tuttavia scontrandosi con le singole realtà statali che gridano libertà e che giurano battaglia (lèggere alla voce Texas per credere).

Il rischio enorme è che il contagio e le ospedalizzazioni possano ricadere sulla catena di produzione e di distribuzione, e insomma su un mercato del lavoro già martoriato da un anno e mezzo di tracollo. Un rischio, unito a quello dell’inflazione, che a queste latitudini nessuno si può permettere. 

3) Migranti e confine col Messico 

Era stato uno dei grandi temi della campagna elettorale 2020. Altra promessa ampiamente disattesa, di un’apertura che non c’è affatto stata, capitanata dalla vice Kamala Harris che non a caso si mostra sempre meno. «Perché non è andato in visita laggiù?», gli chiede il giornalista Anderson Cooper. «Ci sono stato in precedenza, so bene di cosa si parla», risponde il presidente comunque un po’ in affanno. Mentre prova a spostare l’attenzione su uragani e interventi americani, con un piuttosto vago «Abbiamo stanziato 900 miliardi per le vittime delle alluvioni». L’unica certezza, coi record di ingressi e di espulsioni che intanto si accavallano, è che nessuno abbia nessuna bacchetta magica. Come non ce l’aveva Trump, pare non ce l’abbia nemmeno Biden. 

4) Clima…ma non troppo

Altro manifesto elettorale colossale. Da prendere con le molle, però, a quanto pare. Favorire le fonti di energia rinnovabili, ma senza troppo penalizzare aziende e industrie ancora votate alla vecchia scuola dei fossili. Un gioco di prestigio, più di frasi che di fatti, assai complesso. Anche in questo caso, ad eccezione del plateale ritorno al tavolo di Parigi, una linea non così diversa da quella del suo predecessore.


5) Esteri, il vuoto cosmico 

Contro la Cina, ma solo a parole, poche. Nulla su Hong Kong, qualche scintilla su Taiwan, ma con Washington che al di là dei proclami addirittura militari oramai le dà entrambe per perse. Via dal Medio Oriente e con scarsissimi interessi in un’Europa dove si appresta ad arrivare, tra Roma e Glasgow, rispettivamente per il G20 e per la COP26, la Conferenza delle Nazioni Unite proprio sui Cambiamenti Climatici. 

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La verità, al cospetto della Cina e pure della Russia, è sotto gli occhi di tutti: quasi dichiaratamente, gli Stati Uniti hanno smesso di essere un impero.

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