Maradona, l'agonia nella casa dei misteri: era in crisi di astinenza

Maradona, l'agonia nella casa dei misteri: era in crisi di astinenza
di Bruno Majorano
Martedì 1 Dicembre 2020, 08:30 - Ultimo agg. 15:20
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La morte Maradona continua a tingersi sempre più di giallo. Colpa dei risvolti giudiziari, delle polemiche e delle tensioni che il decesso inatteso di un simile difficile ed imprevedibile personaggio non può mancare di provocare. Giudici, pm, avvocati e agenti di polizia lavorano a Buenos Aires su un dossier complesso, che ipotizza il reato di omicidio colposo e che implica decine di testimonianze. Per ora l'unico personaggio che è rimasto impigliato nella rete giudiziaria è il medico di Diego, Leopoldo Luque, che come indagato ha subito la perquisizione della casa e della clinica. 

Criticato dalla ex moglie di Diego, Claudia, e dalle figlie Dalma, Gianinna e Jana, il medico ha cercato di farsi interrogare dai pm di San Isidro per chiarire il suo ruolo e le sue responsabilità nell'assistenza a Maradona, ma senza successo. Uscendo dal tribunale il suo avvocato, Mara Carla Digiuni, ha parlato di «un gesto spontaneo» del suo assistito, chiarendo che Luque «non è imputato». Le perquisizioni, ha sottolineato, «sono avvenute nel quadro di una sezione della causa che riguarda la documentazione clinica». Tutte le testimonianze raccolte parlano di un'accesa lite tra Maradona e il suo neurochirurgo, Luque, che lo scorso 19 novembre avrebbe incassato anche un pugno prima di essere cacciato di casa. Materiale sufficiente, a giudizio della magistratura, per avviare un supplemento di indagine sulla figura dello specialista, anche se per ora non ci sono accuse formali. Tra i vari interrogati c'è anche l'avvocato Rodolfo Baqué, che difende gli interessi dell'infermiera Dahiana Madrid. Ha rivelato che due mercoledì fa Diego è caduto nella villa dove era stato trasferito sbattendo la testa sul lato destro, opposto a quello dell'operazione. Prima dell'incidente, ha aggiunto, «era stato rinchiuso per tre giorni nella sua stanza». È arrivato ad avere 115 pulsazioni al minuto, ed il giorno prima di morire ne aveva 109, quando è noto che un paziente con problemi coronarici non può superare le 80. Ma c'è dell'altro: dopo l'operazione al cervello, Maradona presentava chiari segni di astinenza da sostanze.

Lo ha scritto la psichiatra Agustina Cosachov, che poi ha seguito Diego nella casa di Tigre. La specialista aveva consigliato la presenza continua di un'ambulanza.

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«Ciao Mario, sono Diego. So che ti sembrerà incredibile questo messaggio. Vero mi ha detto che sta con te. Prenditi cura di lei e del mio angelo che non ha paragoni con nessuno». A cinque giorni dalla morte di Diego Armando Maradona spunta il suo ultimo messaggio audio. Lo ha reso pubblico il giornalista Luis Ventura nel suo programma «Secretos Verdaderos» di America Tv. Il Pibe de Oro lo ha inviato a Mario Baudry, attuale fidanzato dell'ex compagna Veronica Ojeda e madre dell'ultimo figlio di Maradona, Diego Fernando. Si sono separati nel 2019. A proposito di figli: è emerso un altro aspirante, Santiago Lara, 19 anni, che ha chiesto la riesumazione del cadavere di Diego per poter comparare con lui il suo Dna. 

Nella notte tra domenica e lunedì sono arrivate le lacrime inconsolabili della figlia maggiore Dalma che, da sola nel palco che fu del padre, ha assistito nella Bombonera alla vittoria del Boca sul Newell's Boys. Ma non solo, le maglie storiche di Maradona sono diventate già cimeli. Su varie piattaforme sono apparse con prezzi che partono dai tremila pesos a salire. La più costosa si vende sul sito Mercado Libre: è una divisa autografata del Boca del 1971 e ha un valore di 20 milioni di pesos (206mila euro). In Argentina, poi i tifosi vorrebbero una banconota in omaggio di Diego: i cittadini hanno deciso di puntare in alto e chiedono che il miglior giocatore della storia sia l'immagine della banconota da 10 mila pesos. 

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