Asta dei beni di Maradona, adesso
è scontro tra gli eredi

Asta dei beni di Maradona, adesso è scontro tra gli eredi
di Francesco De Luca
Mercoledì 9 Giugno 2021, 11:49 - Ultimo agg. 10 Giugno, 19:33
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Per Maradona non c'è pace, neanche a quasi sette mesi dalla sua morte, avvenuta il 25 novembre a Buenos Aires. Non bastassero le polemiche sulla sua fine, con un'inchiesta della magistratura, e sulla sua eredità, adesso emerge lo scontro tra alcuni dei figli eredi, o dei loro legali rappresentanti, sull'asta due appartamenti, tre auto e una serie di oggetti sistemati in un deposito di Beccar, città della provincia di Buenos Aires. La proposta dell'amministratore dell'eredità Sebastian Baglietto sembrava essere stata accettata da tutti, invece si è opposta alla sua maniera, con due tweet, Gianinna Maradona, secondogenita di Diego e Claudia

«Non vorrei vendere niente di quanto è appartenuto a mio padre, ma qui non ci si confronta in privato: si va in televisione». Riferimento all'avvocato Mariano Baudry, tutore di Diego Fernando, 8 anni, figlio di Diego e Veronica Ojeda, che sempre in tv aveva dichiarato che il bambino ha contatti con uno solo degli altri eredi, Jana.

Puntuale - sempre sui social - la replica di Gianinna.

 

Letto questo tweet di Gianinna, l'avvocato Baudry ha presentato istanza per sospendere l'asta che, nelle intenzioni dell'avvocato Baglietto, avrebbe dovuto evitare agli eredi di pagare tasse e spese di manutenzione per le case di Villa Devoto e Mar del Plata, nonché il costo del garage per le tre auto e del deposito dove sono stati custoditi i bauli con gli oggetti (Dalma e Gianinna avevano già chiesto di non mettere all'asta quelli di valore affettivo). Baudry ha anche chiesto che di queste spese si faccia carico Gianinna Maradona. In questi giorni il giudice Luciana Tedesco del Rivero avrebbe dovuto pronunciarsi sulla richiesta di mettere all'asta case, auto e oggetti. Lo farà o accoglierà la richiesta dell'avvocato Baudry?

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Continua, intanto, ad essere forte la tensione tra l'amministratore Baglietto e l'avvocato Matias Morla, che ha gestito negli ultimi anni gli affari di Maradona. Baglietto ha accusato apertamente il collega di non avere messo a disposizione i contratti e gli estratti dei conti bancari all'estero delle società che facevano capo a Diego. Peraltro, per sei mesi gli eredi non potrebbero entrare in possesso di queste somme perché il giudice ha disposto il blocco dopo la richiesta di Eugenia Mailen Laprovittola di essere riconosciuta come figlia di Diego. E anche per questo motivo i cinque eredi (Dalma, Gianinna, Jana, Diego Jr e Diego Fernando, il minore rappresentato dall'avvocato Baudry) hanno chiesto di essere esonerati dal pagamento della cosiddetta tassa sulla ricchezza, decisa dal governo argentino durante la prima ondata della pandemia. E dire che proprio Maradona era stato nello scorso agosto tra i primi sostenitori di questo contributo per i più poveri.

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