Primarie New Hampshire, Trump cerca il colpo da ko. Ultima chance per Haley: ​«Questa è una maratona»

Il tycoon in vantaggio ma l’avversaria non molla

Primarie New Hampshire, Trump cerca il colpo da ko. Ultima chance per Haley: «Questa è una maratona»
di Angelo Paura
Martedì 23 Gennaio 2024, 23:23 - Ultimo agg. 24 Gennaio, 07:04
4 Minuti di Lettura

Adesso che sono rimasti in due, nonostante la distanza da Donald Trump sia quasi abissale, sembra che Nikki Haley non voglia fermarsi e lasciare proprio ora. «Questa è una maratona, non uno sprint», ha continuato a ripetere girando i bar, i palazzetti, i piccoli centri del New Hampshire nel tentativo di accorciare la distanza con l’ex presidente. La sua campagna elettorale ha assicurato che Haley continuerà: «Non andremo da nessuna parte», ha scritto in un memo dicendo che non è possibile decidere le primarie sul voto di poche migliaia di persone. Trump parlando con i giornalisti la ha invece attaccata: «Non mi interessa se continua. Facciamole fare quello che crede, non importa». Certo è che lo Stato è da sempre una sorpresa per le primarie di entrambi i partiti, con grandi sconfitti e vincitori inaspettati: qui aveva vinto dopo un terzo posto in Iowa John McCain in una formidabile rimonta nel 2008. E invece, sempre nel 2008, Barack Obama era stato sconfitto da Hillary Clinton. Per tutta la giornata di ieri ci sono state code ai principali seggi con un afflusso molto alto di indipendenti, che rappresentano il 39,9% degli elettori registrati, seguiti dai democratici al 30,28% e dai repubblicani al 29,82%. Il New Hampshire è uno Stato bianco - oltre il 97% della popolazione di solo 1,37 milioni - più ricco e istruito rispetto alla media degli Stati Uniti e di tendenza laica anche se non progressista. Haley ha iniziato bene la mattina a Dixville, piccolo centro vicino al confine con il Canada, dove l’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite ha preso tutti e sei i voti degli elettori iscritti alle liste. Trump è rimasto a zero.

Nikki Haley batte Trump a primarie Dixville Notch 6-0 (New Hampshire)

L’IMMIGRAZIONE

Sul voto ha sicuramente pesato l’immigrazione che nelle ultime settimane è diventata una delle principali questioni a livello nazionale.

Da una parte Trump ha attaccato Biden sostenendo che abbia fatto male e che una volta rieletto continuerà la costruzione del muro. Dall’altra l’ex presidente ha iniziato a parlare del tema con toni xenofobi, capendo che potrebbe essere la chiave per vincere o perdere le elezioni di novembre. Nonostante i sostenitori di Haley si siano fatti vedere numerosi fuori dai seggi, quelli di Trump sono stati i più rumorosi: per l’occasione Marjorie Taylor Greene, estremista di destra della Georgia vicinissima all’ex presidente, ha fatto un tour dell’ultima ora nello Stato. Un gruppo di Maga ha insultato i giornalisti: «Sì, controllateli tutti. Terroristi!», ha gridato una donna alla polizia.

ELETTORI DIVISI

Il racconto che è arrivato ieri dai seggi ha mostrato anche un elettorato molto diviso, nonostante i sondaggi dessero Trump avanti di almeno 20 punti percentuali. Lunedì sera chiudendo la sua campagna elettorale in New Hampshire, su un palco affollato da ex sfidanti e ora sostenitori tra cui l’imprenditore Vivek Ramaswamy, ha risposto a un sostenitore che chiedeva 12 anni di Trump: «Hai ragione, ma non dirlo troppo forte. Sai, a loro piace definirmi fascista». Dallo stesso pubblico sono arrivati cori a favore di QAnon e poi a sostegno dei cittadini che il 6 gennaio 2021 hanno attaccato il Congresso e per cui Trump ha un processo in corso. «Liberateli», urlavano dal pubblico. Intanto si guarda già avanti. Joe Biden oggi a Washington parlerà alla conferenza della United Auto Workers, sindacato che rappresenta centinaia di migliaia di lavoratori e che non ha ancora scelto quale candidato sostenere. Nel frattempo il New York Post rilancia ancora una volta la possibilità che Michelle Obama possa essere al lavoro per correre last minute. Secondo un editoriale del tabloid, nei prossimi mesi, forse già in maggio, Biden annuncerà il suo ritiro dalla corsa alla Casa Bianca e l’ex First Lady sarà nominata alla convention dei democratici in agosto a Chicago, peraltro la città degli Obama. Questo sabato Trump invece sarà a Las Vegas, in Nevada, per dare il via alle primarie in cui è ancora una volta il favorito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA