Scudetto al Napoli, l'azzurro invade le strade del mondo: è festa da Buenos Aires a Berlino

Tifosi in strada anche a New York, in Irlanda, a Parigi e persino in Australia

La festa di New York capitanata da Rosario Procino de La Ribalta (fonte Facebook)
La festa di New York capitanata da Rosario Procino de La Ribalta (fonte Facebook)
Venerdì 5 Maggio 2023, 16:41 - Ultimo agg. 6 Maggio, 08:01
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L'azzurro del Napoli inonda le strade di tutto il mondo. La festa tracima e dilaga oltre i confini; si appropria di latitudini lontane e contagia paesi e lingue straniere.

Il terzo scudetto del Napoli è stata un'attesa lunga 33 anni per i tifosi partenopei, quelli sparsi per il mondo, quelli di prima e seconda generazione, ma anche gli stranieri che, da lontano, si sono appassionati a una favola che fino a un mese fa era soltanto un racconto nostalgico dei tempi in cui Diego Armando Maradona faceva sognare il mondo intero.

C'è chi l'ha festeggiato nei pub o nei club con i propri connazionali, c'è chi invece non ha rinunciato allo spirito tutto italiano di scendere per strada tra lo stupore della gente.

Tanto che persino la nota band britannica dei Coldplay è rimasta colpita dalla festa per lo scudetto.

«Scene meravigliose al nostro ristorante italiano locale. Congratulazioni al Napoli, non vediamo l'ora di suonare nella casa dei campioni», è il loro tributo social accompagnato da uno scatto della festa «Da Maria», un ristorante napoletano di Notting Hill, a Londra. Ovviamente non poteva mancare la festa in Argentina, legata a Napoli dal mito de «el pibe de oro». Come ricorda La Nacion, la vittoria del Napoli è arrivata esattamente 33 anni e cinque giorni dopo che Diego Armando Maradona portò gli azzurri all'ultimo titolo in Serie A. E così a Buenos Aires i tifosi, expat napoletani e argentini, sono scesi in strada per celebrare insieme il tricolore azzurro, sventolando sciarpe e bandiere con le foto di Maradona. Una festa pagana dove però aleggia il misticismo della «mano di Dio», quasi fosse scesa anche questa volta in campo per portare il Napoli in cima alla classifica.

 

Tanto che il quotidiano sportivo francese L'Equipe celebra lo scudetto con un fotomontaggio: in prima pagina Maradona e Osimhen esultano insieme e sotto il titolo «La Resurrection». Sacro e profano del resto descrivono queste giornate di Napoli dove i tifosi hanno portato la festa persino nei cimiteri, con tanto di striscioni «Non sapete che vi siete persi».

Dall'altro mondo e agli altri mondi: l'azzurro del Napoli ha inondato anche le strade di Monaco di Baviera, Valencia, Barcellona, Madrid, Parigi, e poi in Irlanda e in Inghilterra, dove in alcune strade per qualche ora lo scudetto ha insidiato la festa per l'incoronazione di re Carlo. E poi i cori a Copenhagen, a Berlino, nella celebre Alexander Platz.

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I Napoli Club si sono riuniti in Giappone, a Taiwan e in Australia. Non sono mancati i tifosi in strada anche a Times Square, a New York. Bellissime le immagini in rete dalla Grande Mela: su tutte quelle all'esterno del ristorante de La Ribalta gestito dal napoletanissimo Rosario Procino.

La festa ha raggiunto anche latitudini inesplorate per il tifo italiano: in Georgia Khvicha Kvaratskhelia è osannato come un eroe nazionale sui quotidiani che hanno celebrato «lo scudetto» partenopeo nelle pagine sportive. E la Corea del Sud non è da mano: «Kim Min-jae conquista il titolo italiano», ha titolato a Seul il «Korean Herald» che coccola a modo suo l'altro campione e protagonista della vittoria.

La festa ha rotto gli argini anche di cerimoniali e understatement diplomatico: la Console Generale degli Stati Uniti Tracy Roberts Pounds nei giorni scorsi ha srotolato gli striscioni bianco azzurri indossando la maglia della squadra, mentre l'ambasciatore britannico a Roma Ed Llewellyn ha postato un video delle celebrazioni chiosando, «i festeggiamenti sono iniziati». Per lui di certo visto che la Gran Bretagna incoronerà il suo nuovo re tra poche ore. Ma qui in Italia e in tutto il mondo che ora sa di azzurro a regnare è Napoli campione. 

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