Quasi 100 giorni di Casa Bianca e una nuova grande ambizione: abolire la pena di morte.
Vecchia, in realtà: promessa in campagna elettorale, coltivata da tempo.
Per Joe Biden, è giunto il momento.
Regna il silenzio, e questo agli attivisti non piace.
Ma dietro le quinte si sta lavorando, e tanto.
Il dossier è naturalmente complesso e i livelli sono due: quello dei singoli Stati e quello federale, invece.
Il piano è questo: aggirare il Congresso (in seno al quale sarebbe praticamente impossibile strutturare la maggioranza necessaria), firmare un ordine esecutivo e intanto bloccare le esecuzioni, augurarsi che ciascun palazzo di Giustizia segua l’esempio del governo.
Nel frattempo, sono già 23 gli Stati che hanno promulgato lo stop.
Ultima la Virginia, simbolo importante perché il primo del Sud.
Una partita a scacchi che si preannuncia ancora lunga. Peraltro complicata dal rischio che, esattamente come avvenuto durante l’era Trump, il prossimo presidente possa disfare di nuovo tutto a sua volta.
Bisogna provarci, però.
Bisogna provare, finalmente, a cambiare la Storia.
Addirittura a farla.