1 milione di posti di lavoro nei primi 100 giorni del suo mandato.
Per Joe Biden il traguardo è a un passo, per la Storia il numero è oggettivamente mostruoso, addirittura da record assoluto.
A fissare l’obiettivo è la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.
A strutturare e a rendere possibile l’impresa è il piano per il clima e per le infrastrutture che vale un investimento da 2.250 miliardi di dollari.
Al limite dell’incredibile il muro repubblicano che prova ad arginare la manovra, specie tra le mura del Senato. Le ragioni sono prettamente politico-ideologiche, anche se nel concreto si teme un effettivo aumento delle tasse.
Nel frattempo, però, i dati sono già eccellenti e consentono all’economia americana di riprendere fiato dopo il massacro di un 2020 martoriato dal Covid.
Disoccupazione al 6%, per un marzo 2021 che sa di speranza e persino di rinascita.
Ad aprile dell’anno scorso, infatti, le statistiche erano sprofondate nel dramma peggiore dai tempi del secondo dopoguerra: 14,8%.
Quasi dieci punti percentuali di occupati in più, insomma, e in parallelo una campagna vaccinale che va a gonfie vele e che continua a viaggiare in anticipo sulla tabella di marcia.
Entro l’estate, la partita con la pandemia sarà chiusa e destinata a tramutarsi in ricordo.
Entro 100 giorni, per la gioia dei suoi seguaci e con buona pace dei suoi detrattori, Biden avrà fatto già la Storia, se non in assoluto, almeno del lavoro.
