Abuso di potere e ostruzione del Congresso.
Ora è ufficiale: Trump è il quarto presidente della storia degli Stati Uniti a fronteggiare l’impeachment.
I capi d’imputazione sono stati svelati dai democratici della Camera che, terminate le audizioni, sottoporranno il caso all’attenzione della commissione Giustizia prima e al giudizio di tutti i deputati poi.
La maggioranza dell’aula è contro il presidente ed è dunque facile prevedere che il primo round vada all’opposizione.
Al Senato sarà un’altra partita, con i repubblicani a farla da padrone e con i due terzi oggettivamente inarrivabili.
A livello estetico-elettorale, però, il colpo produce degli effetti evidenti e devastanti sin da sùbito.
Trump si difende per bocca del responsabile della sua campagna elettorale Brad Parscale:
«I democratici stanno montando questa messa in scena perché non hanno un solo candidato credibile per il 2020», ha sbottato a margine della seduta di stamattina. «E loro sono i primi a saperlo», ha aggiunto stizzito.
Tuttavia, il j’accuse resta gravissimo e la strada per The Donald si fa in salita.
Il concetto espresso da Jerry Nadler, il presidente della commissione Giustizia della Camera, qui negli Stati Uniti è sacro:
«Trump ha anteposto il suo interesse personale rispetto a quello nazionale», addirittura «minandone la sicurezza».
Secondo i dem, le prove che ruotano attorno all’Ucrainagate sono schiaccianti.
Secondo i repubblicani, sarà battaglia.
Un caos che, come sempre, Trump proverà ad abbracciare, a fare suo, persino a cavalcare.
Usa, Trump e impeachment, ora è ufficiale: abuso di potere e ostruzione del Congresso
di Luca Marfé
Martedì 10 Dicembre 2019, 16:09
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