La Francia, da sabato 24 aprile, aprirà la somministrazione del vaccino anti Covid-19 ad oltre 400.000 professionisti del settore privato di età superiore ai 55 anni, che beneficeranno di slot dedicati per i lavori definiti di "seconda linea". Dopo gli insegnanti, gli agenti di polizia e i tutori dei bambini è il turno di altri professionisti a cui è stata assegnata la priorità in termini di vaccinazione come autisti, cassieri e operai del settore agroalimentare. «A partire da questo sabato 24 aprile verranno creati degli slot dedicati» , ha annunciato martedì l'entourage del ministro del Lavoro, Elisabeth Borne, dopo una consultazione con le parti sociali.
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Vaccination : des créneaux spécifiques aux métiers de la « deuxième ligne » https://t.co/INYlEHgi2N
— Le Monde Politique (@lemonde_pol) April 21, 2021
Per identificare i "lavoratori di seconda linea" ovvero le professioni ritenute particolarmente esposte ai rischi del contagio, il Ministero del Lavoro ha iniziato a lavorare dalla fine del 2020. Saranno interessate ai nuovi appuntamenti di vaccinazione una ventina di professioni private tra cui: autisti (conducenti di autobus, traghetti e navette fluviali; conducenti e addetti alle consegne a corto raggio; conducenti di camion), autisti di taxi, controllori del trasporto pubblico, agenti per la manutenzione (detergenti, agenti per la raccolta dei rifiuti, agenti per centri di raccolta differenziata), guardie e agenti di sicurezza, commessi dei negozi di alimentari (cassieri, dipendenti self-service, venditori di generi alimentari tra cui macellai, gastronomie, ristoratori, fornai e pasticceri), direttori di pompe funebri e infine gli operai non qualificati del settore agroalimentare (dipendenti di macelli, dipendenti di aziende di lavorazione della carne).
Come sono stati scelti
Sarebbero diversi i criteri utilizzati per definire quali siano le professioni di seconda linea: in primis l'esposizione ai contatti sociali, in secondo luogo il lavorare in un ambiente chiuso ed infine la relativa difficoltà nel rispettare le distanze. Inoltre, poiché il vaccino che sarà loro somministrato sarà quello di Oxford- AstraZeneca, a queste condizioni è stato aggiunto anche il limite di età.
Dei 4,6 milioni di lavoratori di seconda linea, circa 400.000 sono quindi considerati prioritari in termini di vaccinazione. «Avremmo preferito che tutti i lavoratori di seconda linea fossero eleggibili», ha detto Courpotin, segretario confederale della CFTC. «Affinché questa priorità avesse un significato, era necessario un elenco di mestieri non troppo lungo», spiega il ministero del Lavoro.
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