Il governo cinese aveva premuto affinché la Germania non consentisse all'attivista di entrare nel Paese ma il ministero degli Esteri tedesco, ieri, aveva sostenuto che il proprio ambasciatore era stato al dicastero cinese solo per un colloquio.
Wong aveva parlato con Maas, ma anche altri politici tedeschi, lunedì sera al termine di una festa organizzata dal quotidiano popolare a larga tiratura Bild nel ristorante della terrazza del Parlamento tedesco, il Bundestag di Berlino. «Qui respiro aria di libertà invece degli aggressivi gas lacrimogeni di Hong Kong»: aveva detto Joshua Wong che però non ear riuscito a incontrare, come aveva chiesto, la Merkel.