Il disegno di legge Falanga sull'abusivismo edilizio e l'abbattimento delle costruzioni interrompe il suo cammino in Aula alla Camera dei Deputati, ritornando in Commissione ed avviandosi a finire su un binario morto. L'esame del provvedimento a Montecitorio ieri ha conosciuto momenti di tensione, quando un gruppo di cittadini, in gran parte proveniente dalla Campania, una delle regioni maggiormente interessate dal fenomeno, ha urlato ai parlamentari contrari al ddl «Maledetti», «assassini», «Casa, casa!». È stato necessario sospendere la seduta e sgomberare la tribuna, per poi procedere al rinvio del testo alla Commissione Giustizia. Contro la richiesta di rinvio hanno votato Fi, Di, Ala e Ap, i deputati della Lega si sono astenuti.
Durissimo il no al rinvio in commissione espresso dai forzisti. «Non è un condono e lo sapete, ma solo un indice di priorità per evitare che la roulette russa delle sentenze della magistratura faccia demolire le case dei poveri cristi prima di quelle dei ricchi e tutelati, specie in Campania», attacca Paolo Russo, aggiungendo: «Se si fosse trattato di case non di cittadini campani ma di quelle di migranti avrei voluto vedere se il Pd rinviava il testo in commissione. Vedremo come farete a chiedere i voti alle elezioni in Campania».
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