Di Maio: «Giornalisti sciacalli»,
il Consiglio di Disciplina archivia

Di Maio: «Giornalisti sciacalli», il Consiglio di Disciplina archivia
Martedì 29 Gennaio 2019, 19:09 - Ultimo agg. 30 Gennaio, 07:56
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Il Consiglio di Disciplina Territoriale dell'Ordine dei Giornalisti della Campania ha deliberato l'archiviazione del procedimento nei confronti di Luigi Di Maio, aperto dopo le sue dichiarazioni in seguito all'assoluzione del sindaco Raggi: «La sua condotta è riconducibile non al giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, ma al suo ruolo di parlamentare così come evidenziato dall'avvocato Lojacono che lo ha rappresentato».

In sostanza il Consiglio di disciplina ha accolto la tesi del legale di Di Maio, ritenendo quindi di non essere competente ad esprimersi. L'istruttoria era stata avviata a novembre, dopo il clamore e le proteste suscitate dalle dichiarazioni del vicepremier dopo l'assoluzione di Virginia Raggi: «Il peggio in questa vicenda - affermò Di Maio - lo hanno dato la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, corrotti intellettualmente e moralmente». Da qui il deferimento al Consiglio di disciplina per Di Maio, iscritto come pubblicista all'Ordine della Campania. Nelle scorse settimane era stato convocato dal Consiglio lo stesso Di Maio che, impegnato all'estero, aveva inviato una memoria tramite il suo legale. «Le parole usate da Di Maio - affermò l'avvocato Maurizio Lojacono - non erano rivolte a tutta la categoria dei giornalisti ma a coloro che fanno un uso politico della cassa di risonanza offerta dalla stampa. Comunque si esprimeva nel suo ruolo di uomo politico, non di giornalista».

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