«Privatizzare il San Paolo», l'invito del ministero al Comune per sanare i conti

«Privatizzare il San Paolo», l'invito del ministero al Comune per sanare i conti
Domenica 5 Maggio 2019, 14:55 - Ultimo agg. 6 Maggio, 12:23
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Lo stadio San Paolo di Napoli, teatro delle memorabili imprese di Diego Armando Maradona, potrebbe diventare privato, uno stadium sul modello di quello della Juventus, che è proprietà del club bianconero: sarebbe questa un'ipotesi sul tavolo, riconducibile al piano sulle dismissioni inserito nell'ultimo Def con l'obiettivo di tirare su, entro fine anno, quasi un miliardo di euro.

Lo Stadio San Paolo non è tra i beni del Demanio, non è dunque riconducibile al Mef, ma appartiere al Comune di Napoli. Ma è in corso un confronto tra governo ed enti locali con l'obiettivo di selezionare stabili da destinare alla vendita o a maggiore redditività.

Una sinergia - affidata all'Invimit, società di gestione del risparmio del Mef - per aiutare le città, soprattutto quelle con i conti in rosso, a contribuire a recuperare risorse per l'Erario. Da qui, a quanto si apprende, si sarebbe aperto un dialogo che avrebbe portato il Comune di Napoli a mettere sul piatto lo stadio cittadino. Ma siamo solo al principio, perché l'Invimit starebbe lavorando a un prodotto finanziario diversificato, segnando la differenza rispetto a un passato in cui le dismissioni avvenivano per via della cartolarizzazione. Obiettivo è creare un ventaglio di beni variegato che offra un buon rating sul mercato. Lo stadio San Paolo potrebbe rientrare in questo progetto.

Nessun commento da parte del Napoli calcio all'ipotesi che lo stadio di Napoli possa finire sul mercato. Interpellato dall'Adnkronos, il portavoce del club non nasconde il proprio scetticismo limitandosi a rispondere: «non commentiamo ipotesi».
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