Inchiesta petrolio, Renzi: mozione sfiducia? Non funzionerà. E quereleremo Grillo

Matteo Renzi
Matteo Renzi
Sabato 2 Aprile 2016, 11:15 - Ultimo agg. 12:45
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«La disponibilità immediata di Guidi ad un passo indietro ha gettato nel panico le varie opposizioni che a quel punto non sapendo che fare hanno iniziato ad urlare ancora più forte chiedendo le dimissioni dell'intero governo, responsabile non si sa bene di cosa. E presentando l'ennesima mozione di sfiducia. Andremo in Parlamento, spero prima possibile. E ancora una volta il Parlamento potrà mandarci a casa, se vorrà. Ma non credo succederà neanche stavolta». Lo scrive Matteo Renzi nella sua eNews, sull'inchiesta petrolio.

«Il Pd ha deciso di querelare in sede civile e penale Beppe Grillo che pure alle condanne penale, a differenza nostra, è abituato. Accusare la comunità del Pd di essere complice e collusa, con le mani sporche di denaro e petrolio, significa insultare donne e uomini che non lo meritano. Andremo in tribunale e chiederemo i danni a Beppe Grillo», prosegue il premier, aggiungendo che: «Tutto il risarcimento danni sarà dedicato ai circoli del Pd, alle Feste dell'Unità, all'attività dei volontari».

«Noi possiamo sbagliare, come tutti - sostiene Renzi - Possiamo scegliere strategie più o meno efficaci. Possiamo essere antipatici o arroganti. Ma noi siamo persone oneste. E chi mette in discussione la nostra onestà ne risponde nelle sedi opportune. Perchè i militanti del Pd non meritano gli insulti di un pregiudicato».

«Io credo - sostiene Renzi - nella polemica politica e penso che sia giusto che ognuno dica la sua, in piena libertà.
Ma esiste un limite e quel limite lo traccia il codice penale. Per questo il Pd ha deciso di querelare in sede civile e penale Beppe Grillo che pure alle condanne penali - a differenza nostra - è abituato. Perchè lo ha fatto? Perchè Grillo non si è limitato alle polemiche, anche dure. Ha detto che su questa vicenda il Pd 'è colluso e complice. Tutti con le mani sporche di petrolio e di soldì. Sono parole pesanti come pietre: colluso, complice, mani sporche di denaro. Ora io conosco la comunità delle donne e degli uomini del Pd. Sono persone per bene, volontari con passione politica, gente che tiene i circoli aperti, organizza i tavolini nelle piazze, fa i tortellini alla Festa dell'Unità. Accusare questa grande comunità di fare errori o di aver scelto come leader uno non capace significa fare una polemica politica discutibile quanto si vuole, ma politica. Accusarla di essere complice e collusa, con le mani sporche di denaro e petrolio significa insultare donne e uomini che non lo meritano».


«Nel 2014 il governo ha autorizzato lo sblocco del progetto francese Tempa Rossa fermo dal 1989. Ci lamentiamo che nel sud non c'è lavoro. Bene, se ci sono investimenti stranieri che sono bloccati da 25 anni anzichè parlare, diamo loro le autorizzazioni, no? Avevo già annunciato pubblicamente, in più sedi, che avremmo dato il via libera a questo progetto», aggiunge tornando a difendere il via libera al progetto lucano.
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