Uno, nessuno e centomila Grillo

Prima nazionale al Comunale di Lacedonia per “Io sono un altro” del comico genovese lo spettacolo è avvolto dal mistero, ma sono diversi i riferimenti all’opera di Pirandello

Il comico Beppe Grillo
Il comico Beppe Grillo
di Massimo Roca
Sabato 6 Aprile 2024, 00:00
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Un rinvio che è diventato l’occasione per una grande prima nazionale. Il nuovo spettacolo di Beppe Grillo dal titolo Io sono un altro, parte questa sera dall’Irpinia e precisamente dal Teatro Comunale di Lacedonia (inizio 20.30, infoline 339-4560657, botteghino 333-7448095, biglietti on line su ticketone). Una casualità che è diventata un privilegio assoluto per il cartellone allestito dal direttore artistico Maurizio Gerardo Giannetta. Grillo era atteso in Irpinia lo scorso 8 febbraio con L’Altrove spettacolo che la scorsa estate aveva dato sfogo ad una sua divertente e irriverente provocazione quella di aver fondato, dopo un movimento politico, un movimento religioso, denominato appunto L'Altrove. C’è invece tanta curiosità e mistero su questo nuovo show di cui si conosce esclusivamente la locandina generata dall’intelligenza artificiale. Non compare il nome del fondatore del Movimento 5 Stelle ma quello di Vitangelo Moscarda, il protagonista di Uno, nessuno e centomila di Pirandello.

Un’immagine messianica quella che campeggia in locandina.

Quasi un Mosè in procinto di dividere le acque, dopo aver diviso l’opinione pubblica. Un titolo che potrebbe tradire una crisi d’identità come quella di Moscarda che nel romanzo pirandelliano eredita una banca dal padre.

Un alter ego dello stesso Grillo? Forse il desiderio di ironizzare sulle tante accuse piovute sia sul personaggio che sull’uomo al fine di demolirne la forza prorompente del messaggio politico innovativo, ma chissà, in quel personaggio c’è anche quell’italiano anestetizzato che si bea del proprio status di relativa tranquillità magari chiudendosi tra le quattro mura con l’unico contatto esterno garantito dalla rete. Un italiano che delega che non partecipa alla cosa pubblica. Forse anche un’autocritica dello stesso Grillo che solo qualche mese fa ospite da Fabio Fazio ammetteva: «Quelli che volevo mandare via ora sono al governo» ma allo stesso tempo, in un certo senso si autoassolveva affermando: «Il 75% degli italiani capisce barlumi di discorsi. Il 50% degli italiani non legge un libro, non va a teatro. Abbiamo un ritorno di ignoranza che è pazzesco. Bisognerebbe estendere la scuola dell’obbligo fino a 50 anni». Ed ancora sui giovani: «Li ho visti demotivati, sotto i 25 o 23 anni non sapevano neanche chi fossi io o il Movimento, sopra non gli interessa più la politica dei partiti, non guardano più la tv, non credono più a niente, neanche in Dio».

Il suo blog resta una finestra tematica che apre gli occhi sul futuro e sui grandi temi: dai rischi dell’intelligenza artificiale, alle questioni ambientali, dall’impatto delle grandi opere, alle direttrici tracciati dai colossi mondiali dell’economia. Dopo un lungo periodo di silenzio, era tornato sui palcoscenici lo scorso anno con Io sono il peggiore. Oggi, il grande ritorno sulle scene del comico italiano più spiazzante e caustico di tutti i tempi, è avvolto dal mistero: di sicuro si sa soltanto che sarà un monologo. Il tour di Grillo continuerà al Teatro Massimo di Cagliari (8 aprile), al Teatro Verdi di Sassari (10 aprile). Il 14 sarà al Teatro Nazionale di Milano, il 18 al Teatro Olimpico di Roma, il 27 al Teatro Kursaal di Locarno, il 15 maggio al Teatro Colosseo di Torino. Altrettanto ricco è il cartellone del Comunale di Lacedonia che tra gli altri vede in programma: Non è vero ma ci credo con Enzo de Caro (21 aprile), Coppia aperta quasi spalancata di Franca Rame e Dario Fo interpretata da Chiara Francini ed Alessandro Federico. Ed ancora O Tello o… io con Francesco Paolantoni (6 maggio) e Franciscus, il folle che parlava agli uccelli con Simone Cristicchi (11 maggio).

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