Meloni-Schlein, contatti per il duello in tv: trattativa sulle regole d’ingaggio. Il Pd va in un bus al conclave di Gubbio

Gli staff al lavoro per organizzare il confronto

Meloni-Schlein, contatti per il duello in tv: trattativa sulle regole d’ingaggio. Il Pd va in un bus al conclave di Gubbio
Meloni-Schlein, contatti per il duello in tv: trattativa sulle regole d’ingaggio. Il Pd va in un bus al conclave di Gubbio
di Andrea Bulleri
Giovedì 18 Gennaio 2024, 21:31 - Ultimo agg. 19 Gennaio, 07:00
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Chi arriva alla spicciolata, trolley in mano e zainetto sulle spalle, chi in gruppo, sul pullman modello gita scolastica noleggiato per l’occasione: «Se abbiamo cantato durante il viaggio? Sì, “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri», scherza Gianni Cuperlo infilandosi in hotel. Benvenuti a Gubbio, dove per due giorni si trasferisce in blocco (o quasi) la formazione dei deputati del Pd. Un conclave di trentasei ore voluto non da Elly Schlein, che anzi arriverà nella cittadina umbra soltanto questa mattina per un intervento lampo: ieri la segretaria è rimasta a Roma con la testa sul duello tv con Giorgia Meloni, per il quale sono ufficialmente cominciate le trattative tra i rispettivi staff sulle regole d’ingaggio. No: a promuovere i tre «seminari» su Europa e politica internazionale riservati agli eletti di Montecitorio (i senatori si riuniranno a fine mese ai Castelli, per ricordare Bruno Astorre) è stata la capogruppo a Montecitorio Chiara Braga. 
Un po’ ritiro pre-partita per «fare spogliatoio» in vista delle sfide alle porte – Regionali ed Europee in primis –, un po’ – ironizza qualcuno – «ritiro spirituale per ritrovare la fede», insomma l’entusiasmo da infondere nella campagna elettorale. Chissà che il luogo scelto non possa aiutare, visto che il Park Hotel ai Cappuccini, a due passi dalla chiesa di San Fracesco, è un ex convento del diciassettesimo secolo. Oggi un resort 4 stelle con tanto di piscina, centro massaggi e sauna (ma la spa, precisano i partecipanti, resterà chiusa), apprezzato in anni passati anche da Berlusconi per la scuola politica di Forza Italia. Braga respinge al mittente le frecciate sulla location: «Abbiamo voluto questo appuntamento per fare squadra e per confrontarci: se lo facesse anche il governo, forse farebbe meno fesserie», punge. «Con tutti i lupi che ululano ogni giorno contro il Pd – si aggiunge il dem romano Andrea Casu – dove dovevamo andare, se non a Gubbio?». 

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Fumata bianca

Gli assenti, alla fine, sono una decina: tra i loro nomi spicca quello dell’ex segretario Enrico Letta, impegnato in questi giorni negli Stati Uniti. E fedele alla linea defilata mantenuta negli ultimi mesi. Tra i primi a raggiungere l’ex convento, invece, c’è Nicola Zingaretti, in auto. Poi Matteo Orfini, al volante accanto a Enzo Amendola. I cronisti asserragliati fuori dai cancelli – perché i dibattiti sono rigorosamente a porte chiuse – li incalzano: dalla due giorni umbra arriverà la fumata bianca alla corsa di Schlein a Bruxelles? «Non fumeremo, al massimo un buon bicchiere di vino rosso», ribatte sardonico l’ex presidente del Pd. 
Eppure è questa la domanda che rimbalza dentro e fuori il resort: che farà, la segretaria? Ieri, a rinfocolare il dibattito tra favorevoli e contrari alla corsa di Schlein da capolista in tutte le circoscrizioni, si è aggiunta una lettera indirizzata alla leader da parte di alcune donne dem. «Carissima Elly», recita la missiva, «non possiamo esimerci dall’evidenziare le molteplici conseguenze negative» della tua corsa «sulle candidature femminili e sull’immagine complessiva del Pd».

Firmato, tra le altre, Simona Malpezzi, Valeria Valente (entrambe senatrici in carica), Silvia Costa e Stefania Pezzopane.

 

In ogni caso il nodo, prevede più d’uno, Schlein non lo scioglierà neanche questa mattina, durante il suo intervento atteso per le 11,30. Poi via, a Cantiano, un piccolo comune delle Marche colpito dall’alluvione dove la leader del Nazareno è attesa per le 12,30. Infine di nuovo a Roma, per inaugurare un’altra due giorni di dibattiti a tema immigrazione. Quella di Gubbio, dunque, si annuncia più una toccata e fuga. Anche perché è su altro che, in queste ore, è concentrata Schlein. A cominciare dalla sfida televisiva con Meloni: rilanciata dal Nazareno, accettata dalla premier, bramata da Sky, Rai, Mediaset e La7. E mentre i network fanno a gara per ospitare il confronto, ieri mattina «si sono avviate le interlocuzioni tra i rispettivi staff per il duello tv», fanno sapere fonti del Nazareno. «Le due parti – informano dal quartier generale del Pd – hanno iniziato a parlare dell’organizzazione del confronto». Annuncio che, dentro il partito, è stato letto da qualcuno come un passo avanti verso la candidatura della segretaria a Bruxelles. La data del duello? Ancora da individuare: quel che si sa è che non si andrà oltre la fine di marzo, visto che dal 9 aprile scatteranno le regole della par condicio per le Europee che renderebbero impossibile un botta e risposta tra le due sole leader. 

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