Osservatorio Quirinale, in Rete cresce il mood pro Draghi: stabile Berlusconi

Osservatorio Quirinale, in Rete cresce il mood pro Draghi: stabile Berlusconi
di Domenico Giordano
Venerdì 21 Gennaio 2022, 20:46 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 00:02
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Il tempo per le alleanze e le convergenze inizia a ridursi per tutti, sherpa e “quirinabili” in primis, e come prevedibile anche in Rete e sulle piattaforme social iniziano a prendere corpo e forma alcune posizioni fino a oggi ancora nebulose. Un primo elemento da sottolineare riguarda la crescita del parlato - legate al tema polarizzante dell’elezione del Capo dello Stato – che riguarda Mario Draghi.

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Per il presidente del Consiglio, da giovedì 19 a venerdì 20, il sentiment cresce di 8 punti percentuali, dal 30 al 38% in presenza altresì di un’impennata delle menzioni che passano da 189 a 292. Nel mentre, il leader di Forza Italia pur conservando una centralità nel dibattito digitale, per menzioni e mood, inizia a mostrare segni di “stanchezza”, infatti il mood cala di poco, dal 37 al 36% e le menzioni pur in crescita non spiccano il volo. 

Domenico Giordano

Da segnalare, per quanto concerne il mood della Rete, un incremento di sentiment e di menzioni del senatore Pier Ferdinando Casini, che sta giocando una partita ancora tutta carsica. 

Se restringiamo invece il campo di osservazione alla sola platea dei “grandi elettori” è inevitabile evidenziare due elementi di distacco rispetto alle precedenti rilevazioni delle discussioni: il primo riguarda il volume delle menzioni sulla keyword “Quirinale”, aumentate di un terzo – da 41 a 63 - e la “comparsa” tra gli autori dei post che hanno generato una fetta consistente di engagement di Matteo Salvini, che ha associato il tema dell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica alla necessità di non trascurare la grave emergenza economica determinata dai rincari energetici.

«Bolletta raddoppiata – scrive su Facebook oggi 21 gennaio alle ore 11.21 - anche per un caseificio di Caserta.

Il caro-energia è un'emergenza nazionale: famiglie, artigiani e imprese vanno difese con interventi rapidi e immediati. Servono almeno 30 miliardi. È doveroso che la politica ragioni sul Quirinale per trovare una soluzione rapida e soddisfacente, ma non deve diminuire l'impegno per risolvere un problema concreto e drammatico come quello delle bollette».

Nel completare la ricognizione del parlato, delle ultime ventiquattrore, generato dai post dei “grandi elettori” due sono le conferme che in qualche misura coincidono anche con quanto è stato registrato in Rete: da un lato, infatti, c’è un incremento di menzioni a favore di Mario Draghi, che passano da 22 a 140, dall’altro una sostanziale tenuta del sentiment di Silvio Berlusconi, dal 40,54% al 40,74%.

Infine, questa giornata di monitoraggio della Rete e dei social non può concludersi senza registrare il post pubblicato, ieri giovedì 20 gennaio, dalla pagina Facebook di Radio Maria, che addirittura si prende il secondo gradino del podio, dietro a Matteo Salvini e prima di Carlo Calenda, tra le pubblicazioni con maggior numero di interazioni, circa 1.000, con l’utilizzo della keyword “Quirinale” e la battaglia per l’elezione di un Presidente donna. Eccolo: «Preghiamo perché finalmente in italia una donna venga eletta come presidente della repubblica!»

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