Over 30, solo il 2 per cento ha uno stile di vita sano

Over 30, solo il 2 per cento ha uno stile di vita sano
Martedì 10 Maggio 2022, 16:04 - Ultimo agg. 16:12
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Solo il 2 per cento dei giovani europei e nordamericani al di sotto dei 30 anni ha uno stile di vita 'sano', ossia svolge attività fisica per almeno un'ora al giorno, consuma frutta e verdura quotidianamente, trascorre meno di 2 ore al giorno davanti agli schermi e si astiene da alcol e tabacco. Un dato che crea le condizioni per una vera e propria pandemia senza precedenti di malattie croniche non trasmissibili (cardiovascolari, tumori, diabete, obesità), dette anche ' malattie dello stile di vità, responsabili ogni anno del 70% delle morti premature e di assorbire la maggior parte delle risorse economiche della sanità. È l'allarme che arriva dai pediatria della Società italiana di Pediatria (Sip), perché molte malattie iniziano in età pediatrica, anche se non sempre hanno un esordio nell'infanzia, e possono essere prevenute con l'adozione precoce di sani stili di vita. 

Partendo da questi presupposti, il dipartimento Salute Donna e Bambino dell'Università di Padova, con l'egida della Sip, ha pubblicato sulla rivista Frontiers in Pediatrics un documento intitolato 'Salute dei giovani e stili di vita: la Carta di Padova', rivolto a genitori medici, pediatri, educatori, insegnanti, che riporta le informazioni scientifiche disponibili sul ruolo degli stili di vita nei bambini e negli adolescenti e i consigli per favorire corrette abitudini in età precoce. «Investire sulla salute dei giovani, sin dall'età pediatrica, è una priorità globale per garantire la salute in età adulta e prevenire alcune patologie per le quali non esistono cure intese come risoluzione del problema, ma solo terapie per rallentare i sintomi e controllare la progressione.

Molto è stato fatto, ma molto occorre ancora fare se si considera che in Italia circa il 20% dei bambini è in sovrappeso e il 10% è obeso», afferma Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di Pediatria. 

«Non meno preoccupante è il fatto che 1 giovane su 4 non pratichi alcuna attività sportiva, che il 60% dei bambini abbia il primo cellulare tra i 10 e gli 11 anni, che il 20-25% dei giovani fumi e che l'uso delle sigarette elettroniche sia aumentato vertiginosamente anche tra coloro che non avevano mai fumato», aggiunge Eugenio Baraldi, del sipartimento Salute Donna e Bambino dell'ateneo padovano e co-autore del documento. «Non dimentichiamo - sottolinea - che i principali fattori di rischio modificabili per lo sviluppo di queste malattie croniche sono l'inattività fisica, un'alimentazione inadeguata, il fumo, l'alcol, la sedentarietà, il sovrappeso e l'eccessivo screen-time».

«La salute è un bene collettivo che è alla base del benessere personale e sociale. Riscoprirla come un diritto fondamentale dell'umanità vuol dire arricchire gli sforzi per promuoverla di elementi valoriali», sottolinea Giorgio Perilongo dello stesso Dipartimento dell'università di Padova e co-autore del lavoro. La Carta di Padova si incentra su aree di intervento.

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La prima riguarda la salute nutrizionale, rispetto alla quale si raccomanda di allattare al seno il proprio bambino; favorire il consumo quotidiano di frutta e verdura; scegliere farine poco raffinate; limitare il consumo di alimenti preconfezionati e ridurre il consumo di sale. Rispetto alla salute cardiovascolare, si consiglia per i bambini sotto l'anno di vita: invitarli a praticare 30 minuti di gioco attivo ogni giorno; da 3 a 5 anni coinvolgerli in giochi attivi e far praticare l'attività fisica preferita; da 6 a 17 anni più di un'ora di attività fisica moderata ogni giorno, più di 3 ore di attività fisica strutturata sulla base della preferenza ed evitare l'eccessiva esposizione agli schermi, massimo un'ora al giorno da 2 a 5 anni, massimo 2 ore al giorno dopo i 5 anni. Sulla salute respiratoria: evitare l'uso di sigarette tradizionali ed elettroniche e limitare l'esposizione dei più piccoli all'inquinamento (evitare le vie di traffico maggiore). Infine, i consigli riguardanti la salute mentale: istituire usanze familiari per rinforzare il senso di appartenenza; giocare e trascorrere del tempo con i propri figli, dedicato e affettivamente investito; favorire un'educazione emotiva e impostare limiti, abitudini e orari.

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