Battaglia, il vescovo scuote i politici: «Nel piano europeo di rilancio, manca il Sud»

Battaglia, il vescovo scuote i politici: «Nel piano europeo di rilancio, manca il Sud»
Mercoledì 21 Luglio 2021, 12:51 - Ultimo agg. 13:28
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«Come prete e come uomo del Sud sento che a questo Piano "nazional-europeo" manchi il Sud. Manchi il Sud nella sua specificità di questione morale e politica e, quindi, democratica». Il Mezzogiorno invece «è il luogo dove si può compiere, insieme alle storiche riparazioni dei danni provocati, un'autentica opera di giustizia e di umanizzazione della politica. La politica, se davvero vorrà riscrivere la storia di questi territori, avendo cura anche e soprattutto dei propri figli più fragili, dovrà riaccendere la fiamma della speranza e ritessere i fili della fiducia. Due elementi, Speranza e Fiducia, che sono al momento le vere risorse assenti nelle nostre comunità». Eccoli, i passaggi chiave della lettera sulla politica scritta dall'arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, e pubblicata oggi sul quotidiano Avvenire.

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Per Battaglia «si tratta di ripartire dalle persone, e quindi dalle relazioni, riattivando i legami solidali tra i cittadini.

Occorre restituire loro la dignità, e quindi l'orgoglio, di essere meridionali. Il compito dell'uomo che governa è davvero quello di fare della politica la propria missione, la propria più alta opera di carità. Oggi, non domani. Nella vita delle persone e in quella della natura, non ci sono partite da giocare ai tempi supplementari e vincere poi ai rigori, come i nostri ragazzi hanno 'eroicamentè fatto in quel di Wembley, richiamando tutti al dovere gioioso dell'unità di popolo. Quell'unità sincera che commossi pur se preoccupati, abbiamo visto nello spettacolo del tricolore che ha camminato da cuore in cuore, da coro in coro, in tutte le piazze italiane. Quell'unità che io auspico, con l'ausilio di forze politiche che operino concretamente ed esclusivamente per il bene dell'Italia, permanga nel tempo del pieno recupero dell'identità smarrita. Una identità bella, la nostra, che con il buon vento del Sud voli lontano e si mescoli felicemente in quella del popolo europeo».

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