Rieti, oggi è il Giorno del Ricordo: gli esuli istriani e giuliano-dalmati che raggiunsero il Reatino

Uno dei documenti
Uno dei documenti
di Sabrina Vecchi
Giovedì 10 Febbraio 2022, 00:10
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RIETI - Oggi è il Giorno del Ricordo, che commemora le vittime delle foibe e ricorda l’esodo giuliano-dalmata. Di prossima uscita, “Dalle foibe a Rieti. La periferia dell’esodo giuliano-dalmata”, il nuovo libro del reatino Daniele Scopigno. Scopigno, funzionario del Ministero della Cultura, ha messo in atto un meticoloso lavoro di ricerca, inevitabilmente rallentato a causa dell’emergenza Covid, che ha avuto come punto di partenza la documentazione dell’Ufficio di Gabinetto della prefettura di Rieti, custodita nei locali dell’Archivio di Stato cittadino. «La ricerca riguarda le vicende degli esuli dalle terre istriane, giuliane e dalmate che hanno interessato anche le aree interne italiane, come la provincia di Rieti e che ho definito la periferia dell’esodo», dice l’autore. Il volume permette di ricostruire le presenze, i dati e le storie di uomini, donne e bambini che giunsero in Sabina a seguito dei tragici fatti del confine orientale d’Italia.

La ricerca. Oltre che sulle preziose fonti dell’Archivio di Stato di Rieti, la ricostruzione si sviluppa attraverso la consultazione e l’uso dei documenti conservati presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Archivio centrale dello Stato. «Ci sono voluti circa due anni di ricerche, ma la ricomposizione dei tasselli ha trovato una forma e ho ricostruito quelle vicende degli anni 1943-1958.

Non ho l’ambizione di dire che si tratta di un lavoro definitivo. Anzi. Per ora l’ho raccolto in un libro che presenteremo a breve, Covid permettendo, e che ha visto la luce grazie al sostegno di importanti istituzioni, associazioni, colleghi e amici che potrò ringraziare in quella sede». La parte finale del testo è dedicata ad alcune storie personali esemplificative: «Non le ho pubblicate tutte, poiché ulteriori saranno pubblicate su un sito internet dedicato proprio alla ricostruzione di più storie e testimonianze». Daniele Scopigno non ha compiuto solo un lavoro di ricerca storica, ma ha anche umanizzato il volume, arricchendolo di storie e aneddoti raccolti grazie alle voci dei discendenti degli esuli. «Il testo si articola su un piano storiografico-archivistico e su un piano statistico, permettendo di finalizzare verso una considerazione che appare lapalissiana ovvero che ricostruire la storia delle periferie dell’esodo, tassello per tassello, potrà permettere in futuro di ricomporre un mosaico più affidabile sulla mole, sulle ragioni e sui destini degli esuli da Fiume, dall’Istria e dalla Dalmazia. Spero si tratti di un lavoro di interesse per la memoria storica e non solo», osserva Scopigno. Il libro è pubblicato da Edizioni Ristampa, con la prefazione di Alfredo Pasquetti, direttore dell’Archivio di Stato di Rieti.

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