Era stato ritrovato in stato confusionale e stordito nell’androne di un palazzo popolare del Trullo, di fronte alle porte di due cantine. Nascosto fra scatoloni di vecchie cose lasciate lì perché negli appartamenti dei rispettivi proprietari non c’era più spazio. Ma cosa ci faceva al Trullo il 15enne che il 27 febbraio scorso è rimasto vittima, stando al suo racconto, di un sequestro dopo esser uscito dalla scuola che frequenta a Monteverde? Inizialmente sembrava che chi l’avesse preso - e che ancora non è stato identificato - l’avesse portato lì proprio per la facilità dell’accesso a quel magazzino improvvisato ma l’ipotesi è presto tramontata a favore di un’altra su cui si sta concentrando l’attività degli agenti di polizia del commissariato Monteverde. Ovvero quella per cui il “sequestro lampo” potrebbe essere legato in qualche modo al proprietario di uno di quei locali. Le indagini sono in una fase delicata sia per la giovane età della vittima sia per la dinamica ma soprattutto perché sono partite dalla scuola frequentata dal ragazzo e alla scuola attualmente ritornano giacché colui che ha in uso una di quelle cantine gravita, per motivi di lavoro, nell’istituto frequentato dal 15enne. Se fosse solo una casualità sarebbe quantomeno singolare.
LA DINAMICA
Il ragazzino martedì scorso è uscito da scuola al termine delle lezioni e come ogni giorno stava tornando a casa. Un pezzo del tragitto l’ha percorso a piedi in compagnia di un amico. Lasciato quest’ultimo di fronte al suo portone il 15enne, che chiameremo Michele, ha proseguito per tornare a casa.
IL RITROVAMENTO
Quando è stato trovato con lui non c’era nessuno, la proprietaria di una delle due cantine è scesa sentendo la polizia e avvisando poi il fratello, che in quel momento non era in casa e che ha nelle disponibilità l’altra cantina, di quanto accaduto. Michele è stato trasferito in codice giallo all’ospedale San Camillo e sottoposto a diversi controlli. Dal commissariato di Monteverde intanto è partita una prima informativa per la Procura. Molti gli aspetti ancora da chiarire.