Una nuova circolare è stata emanata dalla Regione Lazio sui richiami Pfizer. E tutto cambia, ancora una volta. Ma è bene prima ripercorrere le diverse tappe che hanno portato all'ultima decisione da parte della Pisana. La data chiave è l'11 maggio, giorno in cui l'assessore alla Sanità regionale Alessio D'Amato decide di posticipare la seconda dose di Pfizer. Un'inversione di rotta rispetto a quanto aveva dichiarato in precedenza, quando aveva ribadito che il richiamo del farmaco statunitense sarebbe rimasto a 21 giorni. Scelta che non seguiva l'ordinanza dei primi di maggio del Ministero della Salute, che suggeriva di posticipare la seconda dose fino a 42 giorni in modo da vaccinare il prima possibile tutte quelle persone a rischio. Così anche il Lazio poco più tardi si adegua. E sposta di 14 giorni tutti i richiami Pfizer dal 17 maggio in poi. Ma le persone in attesa si infuriano.
Il gruppo Facebook e il ricorso al Tar - Chi si vede spostare la seconda dose di Pfizer si organizza.
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Fragili - Il sistema Lazio Crea sposta in automatico gli appuntamenti per il richiamo Pfizer alla maggior parte delle persone. Ma alcune non ricevono l'sms. Sono i più fragili, a cui viene confermata la seconda dose a 21 giorni. Si tratta di pazienti oncologici e tutte quelle persone che rischiano anche la morte con il contagio da Covid. Una dose protegge dall'infezione, ma non come due, che hanno indubbiamente un'efficacia maggiore (intorno al 95%, secondo gli studi condotti da Pfizer). E così in molti si presentano alla data che gli era stata inizialmente indicata e ricevono il vaccino, nonostante il richiamo fosse previsto a 35 giorni dopo il 17 maggio. Non tutti però hanno questa possibilità. E allora non rimane che telefonare.
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Il numero - Lo 06 164 161 841 viene preso d'assalto. E c'è chi è disposto ad aspettare molto pur di spostare l'appuntamento. Anche perché, ora, è possibile anche posticiparlo fino a 42 giorni. «Questa mattina dopo 40 minuti di attesa riesco a parlare con l'operatrice per cercare di anticipare la somministrazione della seconda dose, visto che devo partire (non per vacanza) – scrive Laura sul gruppo Facebook «Il richiamo PFIZER (Comirnaty) lo facciamo dopo 21 giorni» –. Mi risponde che non è possibile al massimo slittato fino al 42esimo giorno. Centro vaccinale Fiumicino». Così conferma anche la Regione, da cui fanno sapere che è possibile posticipare l'appuntamento del richiamo Pfizer fino a 42 giorni dopo. Ma non anticiparlo, se non per «gravi motivi». Anche se molti sono comunque riusciti a spostare prima la seconda dose visto che c'erano alcuni posti disponibili in (pochi) centri vaccinali.
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Cosa cambia - Con l'ultima circolare, la Regione ha deciso di non anticipare più le seconde dosi di vaccino Pfizer. Troppe le richieste, molte volte anche immotivate. Perciò rimane a 35 giorni il richiamo del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica statunitense. A 21 giorni sarà invece per tutti quei pazienti che rientrano nella categoria dei fragili. Ma rimane però la possibilità di posticiparlo. E questa è una possibilità in più, anche in vista delle vacanze.