Roma, a Trastevere il tunnel della vergogna vietato ai residenti: è emergenza sbandati

Roma, a Trastevere il tunnel della vergogna vietato ai residenti: è emergenza sbandati
Roma, a Trastevere il tunnel della vergogna vietato ai residenti: è emergenza sbandati
di Laura Bogliolo
Venerdì 31 Luglio 2020, 07:17
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C'è chi da dieci anni, di giorno, vende libri. «Poi la sera dormo in un centro di accoglienza». Chi invece bivacca tra i giardini di piazzale della Radio e la stazione Trastevere e la notte si accampa su materassi sudici. Sotto la stazione ferroviaria di Trastevere c'è un mondo fatto di degrado, disperazione e sporcizia, quella che devono scansare i romani che tentano di lasciarsi alle spalle Trastevere e arrivare nel quartiere Marconi-Ostiense usando il sottopasso pedonale.
Sotto il ponte della ferrovia, tra via Ettore Rolli e via Volpato, quando cala la sera le favelas vengono tirate su da bande di disperati e sono per lo più stranieri. «Ma c'è anche qualche italiano» spiega uno degli occupanti. L'altra mattina i giacigli erano solo due, ma è la sera che il sottopasso pedonale strappato ai romani si popola di fantasmi. «Molti non ci sono più raccontano i vigili qualche giorno fa sono venuti a fare uno sgombero». Tutto tornato alla normalità quindi? Niente affatto: i fantasmi si sono spostati a meno di 50 metri, sull'altro lato del sottopasso pedonale, chiuso per lavori, diventato invece un rifugio di decine di sbandati. La rete che dovrebbe delimitare il cantiere non attivo viene sollevata facilmente, tanto i controlli non ci sono, si fa qualche passo e ad annunciare la presenza dell'ennesima baraccopoli ci sono cumuli di stracci, bottiglie di birra, immondizia.
Arrivati sotto il ponte ferroviario si scopre un altro accampamento totalmente abusivo. Dalla recinzione c'è chi passa una busta agli occupanti e guai a farsi vedere mentre si osserva il mondo dei fantasmi. Fanno cenno di andare via come se quel passaggio fosse casa loro ormai. «Niente foto! Niente foto!» grida un ragazzo con l'accento dell'Europa dell'Est. Gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale sono intervenuti, certo, ma si tratta di operazioni non risolutive che spostano soltanto di qualche metro il problema. Anche l'Ama (a nostre spese) ha pulito il sottovia, «ma tra qualche giorno tornerà tutto come prima» spiega Gianni, 67 anni, residente. Siamo nell'XI Municipio dove l'azione politica è ferma dopo che il minisindaco Mario Torelli (M5S) è stato sfiduciato. Marco Palma, consigliere di FdI commenta: «Questa città è stata sempre accogliente. Ora necessita di una riorganizzazione partendo dai senza fissa dimora, la situazione del sottopassaggio è allarmante e pensare che a pochi metri c'è il commissariato della stazione San Paolo».
 

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