Roma, nuova aggressione alla Sapienza: «Sei di Fratelli d'Italia? Dovrei accoltellarti»

L'ultimo episodio è avvenuto mercoledì pomeriggio. A raccontarlo i ragazzi di Azione universitaria che in quel momento stavano gestendo un banchetto informativo (autorizzato) nel cortile di Scienze politiche

Roma, nuova aggressione alla Sapienza: «Sei di Fratelli d'Italia? Dovrei accoltellarti»
Venerdì 4 Novembre 2022, 07:03 - Ultimo agg. 5 Novembre, 10:47
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«Dovrei accoltellarti solo perché sei di Fratelli d'Italia». Una frase con tanto di gesto mimato ha scioccato i ragazzi di Azione universitaria che in quel momento stavano gestendo un banchetto informativo (autorizzato) nel cortile di Scienze politiche. La tensione tra i viali della Sapienza resta alta e le azioni violente, seppur minacciate, continuano a susseguirsi ad una settimana dagli scontri tra studenti e polizia seguiti poi da una occupazione lampo della facoltà di Scienze politiche. L'ultimo episodio è avvenuto mercoledì pomeriggio. A raccontarlo sono gli stessi ragazzi che hanno subito l'aggressione: «Eravamo seduti al nostro banchetto quando si sono avvicinati alcuni ragazzi molto più grandi di noi. Avranno avuto 35-40 anni e quasi certamente facevano parte dei collettivi dei centri sociali. Uno di loro aveva uno zaino dal quale spuntavano dei bastoni. Sono venuti direttamente da noi e chi hanno chiesto: Siete i fascisti di Azione universitaria? Fate parte delle giovanili di Fratelli d'Italia?. Uno dei ragazzi che era lì ha detto io faccio anche parte di Fratelli d'Italia e immediata è scattata la minaccia: Dovrei accoltellarti per questo motivo». I ragazzi sono ancora sotto choc. Dell'accaduto ci sarebbe anche un video. Si è anche discusso a lungo se sporgere denuncia che con ogni probabilità verrà formalizzata nelle prossime ore. Un clima di tensioni che continua a restare alto tanto che i ragazzi di Azione universitaria, ieri , hanno annullato un convegno, anche questo autorizzato, nella facoltà di Farmacologia. Inoltre anche i banchetti informativi sono stati spostati dalla città universitaria verso le facoltà più esterne.

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Ma c'è di più perché sempre mercoledì i ragazzi che uscivano da scienze politiche con i volantini in mano di Azione universitaria sono stati bersagliati con delle palle fatte con carta bagnata.

Intanto il coordinamento dei collettivi di sinistra ha organizzato una serie di assemblee «per immaginare, discutere, insorgere in ogni spazio della nostra università». Incontri propedeutici alle iniziative di oggi a Roma del 18 novembre in tutta Italia. Oggi ci sarà un corteo che attraverserà la città universitaria. «Per un'università alternativa ci riuniremo sotto la statua della Minerva alle 11 per partire in corteo e costruire insieme un'università che rimetta al primo posto il diritto allo studio e il benessere psicologico dello studente, che sia transfemminista, ecologista e sicura, dentro la quale non si consumino violenze e la polizia non trovi spazio», annuncia il Coordinamento dei collettivi dell'ateneo. Venerdì 18 novembre invece, la mobilitazione, partita da Roma, si estenderà a livello nazionale. Mercoledì pomeriggio gli studenti dei Collettivi e di Cambiare Rotta si sono incontrati al pratone dell'ateneo per un momento collettivo assembleare e per costruire le due iniziative. «Il 18 Novembre saremo nelle piazze di tutto il Paese. Serve una mobilitazione grande e plurale; in piazza ci saranno tutte le associazioni e collettivi studenteschi del Paese. Piuttosto che al merito, il Governo pensi a investire sull'istruzione e ad ascoltare chi rappresenta gli studenti», afferma Giovanni Sotgiu, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari.

 

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