Il Comune di Battipaglia si è “salvato” nel ricorso al Tar presentato dal lido Baia dei Delfini, sul risarcimento dei canoni demaniali.
La società, infatti, lamentava la «scorretta quantificazione dei canoni demaniali relativamente alle annualità dal 2015 al 2018 tenuto conto del ridotto utilizzo del bene oggetto di concessione» e, per questo motivo, reclamava il diritto «conseguire la riduzione dei canoni, sia per le annualità di cui sopra che per gli anni successivi, in misura proporzionale al decremento di utilizzo del bene oggetto di concessione».
Richieste, quelle presentate dalla società ricorrente, legate alla questione delle acque marittime e all’inquinamento che le interessa: «Le acque marittime destinate alla balneazione ricadenti nella fascia del litorale Spineta sarebbero state spesso interessate da fenomeni di inquinamento, ragione per la quale il Comune di Battipaglia avrebbe negli anni adottato molteplici divieti di balneazione per le acque in oggetto, inibendo alla società ricorrente l’utilizzo e/o il godimento del bene per un notevole lasso di tempo». Condizioni che non avrebbero consentito alla struttura ricettiva di esercitare appieno la propria attività.
Non era dello stesso avviso il Comune di Battipaglia, che si è appellato contro le richieste della società. Secondo l’Ufficio legale, infatti, negli anni la ricorrente non ha mai presentato istanza per ricevere una riduzione dei canoni: «In sostanza - spiega il Comune - la ricorrente avrebbe del tutto trascurato di attivare tale procedimento amministrativo e di produrre in quella sede tutta la documentazione necessaria per l’istruttoria per il riconoscimento del beneficio richiesto, agendo, invece, direttamente in sede giurisdizionale».
Una ricostruzione sposata appieno dal Tar che ha dichiarato il ricorso inammissibile, e ha condannato la società al pagamento delle spese di lite. Ma ha anche aperto alla possibilità di richiedere decurtazioni, nel caso di nuove bandiere nere.