Allarme mare sporco a Battipaglia ed Ascea: arriva lo stop ai tuffi

Dalle analisi dell’Arpac emerge la presenza di materiale fecale Bandiera nera sulle spiagge del Lido Spineta e di Piana di Velia

Il divieto ad Ascea
Il divieto ad Ascea
di Marco Di Bello e Antonio Vuolo
Venerdì 25 Agosto 2023, 07:00 - Ultimo agg. 26 Agosto, 10:05
3 Minuti di Lettura

Da nord a sud, la provincia di Salerno torna a fare i conti con l’incubo di un litorale non balneabile. Le ultime rilevazioni dei tecnici dell’Arpac, infatti, hanno nuovamente evidenziato una situazione preoccupante

A nord, ancora una volta, è il litorale di Battipaglia a indossare la maglia nera. Le analisi straordinarie eseguite nei giorni scorsi hanno nuovamente riscontrato valori di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali al di sopra dei limiti di legge. In particolare, l’attenzione si è focalizzata sul punto di prelievo Lido Spineta, dove c’è la maggior concentrazione di stabilimenti balneari. Come già accaduto lo scorso 9 agosto, infatti, i batteri hanno raggiunto valori elevatissimi, costringendo i tecnici a dichiarare la non balneabilità. Tutto ciò, ancora una volta, a discapito dell’economia turistica battipagliese. Quasi tutti i lidi, infatti, hanno dovuto innalzare la bandiera nera per l’intero mese di agosto, con evidenti ripercussioni sulle entrate. Non se la passa meglio il restante litorale cittadino. Al momento, infatti, resta il divieto di balneazione anche su altri due punti di prelievo, per un totale di tre quarti del litorale totale cittadino. Una vera e propria debacle, su cui pesa, come sempre, la parziale depurazione dei reflui urbani Intanto, le analisi effettuate all’Arpac lunedì scorso delle acque dello specchio di mare di Capaccio Paestum, Ascea, Pisciotta e Centola hanno fatto emergere valori di contaminazione fecale (che determinano la balneabilità) entro i limiti di legge, tranne in un punto, Piana di Velia ad Ascea, probabilmente per le intense precipitazioni verificatesi domenica scorsa, che potrebbero aver determinato un afflusso eccessivo di acque reflue in mare. Il Comune di Ascea, guidato dal sindaco Pietro D’Angiolillo, mercoledì, ha emesso un’ordinanza di divieto temporaneo di balneazione, in attesa di ulteriori rilievi da parte dell’Arpac. «Paradossalmente, il mare era più cristallino ieri che negli altri giorni - racconta una storica frequentatrice del territorio di Ascea - A scopo precauzionale, tuttavia, abbiamo preferito fare il bagno in piscina, nella struttura dove siamo ospiti, in attesa di ricevere i risultati dei nuovi esami». Nei prossimi giorni verranno diffusi, si legge in una nota, «appena disponibili, anche i risultati relativi agli altri comuni compresi in quest’area, già oggetto di controlli straordinari la settimana scorsa, anche in collaborazione con la guardia costiera, da cui non è emerso alcun superamento dei limiti di legge per i parametri microbiologici né la presenza di microalghe potenzialmente tossiche».
Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA