Telefoni cellulare ad un detenuto di Scafati, tre persone indagate, tra le quali un avvocato. E' questa l'indagine avviata dopo quanto scoperto nel carcere di Saluzzo, in provincia di Torino, dove è detenuto Vincenzo Starita, scafatese ritenuto dalla Dda di Salerno come uomo di spicco di un sistema di spaccio di stupefacenti tra la città di Torre Annunziata e l'Agro nocerino. Ad essere indagati un avvocato salernitano, trovato in possesso di due telefonini, probabilmente destinati - secondo ipotesi investigativa - allo scafatese. Poi ci sono altre due persone, collegate a Starita, finite nel controllo della polizia penitenziaria, che giorni fa ha individuato i tre, provvedendo ad una denuncia a piede libero.
L'episodio incriminato si era registrato venerdì scorso, con il passaggio al detenuto, attualmente in carcere per un'inchiesta sullo spaccio di droga tra Scafati e l'hinterland vesuviano. All'interno della casa circondariale era scattata la perquisizione da parte degli agenti della polizia penitenziaria, a carico del legale e di altre due persone in visite. L'avvocato è stato trovato in possesso di due micro-cellulari, senza motivazioni valide apparentemente, rese ai poliziotti, così da far scattare una denuncia. L'avvocato si trovava nel carcere piemontese per un incontro con Starita, destinatario secondo indagini di quei telefoni, con i quali avrebbe potuto comunicare con l'esterno.